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Brescia, neonate scambiate in culla: “Se n’è accorto mio marito”

I fatti risalgono allo scorso ottobre, alla Fondazione Poliambulanze di Brescia, dove per qualche ora due neonate sono state scambiate in culla poco dopo essere nate. A raccontare la vicenda è stata la madre di una delle due bambine, Paola. A Pomeriggio Cinque ha fatto sapere di non aver potuto vedere subito la figlia dopo aver partorito. Per un po’ è rimasta in sala parto perché non c’erano letti disponibili, dopo l’esito negativo del tampone per il Covid 19 è andata a prendere la piccola, non era sua figlia ma lei non se ne era accorta.

Arrivata in camera ha coccolato quella che pensava fosse sua figlia e l’ha allattata. Non appena ha fatto la videochiamata al marito, lui si è subito accorto che quella non era la loro bambina. L’uomo ha notato che la piccola era più grande. Paola ha poi aggiunto: “Cercai il braccialettino, che dal polso era caduto nella culla, ma non corrispondevano né il nome né il numero.”

Quando la donna ha preso la figlia alla nursery nella culla c’era scritto il suo nome e la piccola indossava i vestiti che lei aveva dato agli infermieri. Lo scambio fortunatamente è durato solo qualche ora ma ha segnato molto Paola e il marito. Per ciò che è accaduto i due hanno deciso di procedere per vie legali, l’altra famiglia invece non ha intenzione di farlo.

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