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Modena, famiglia voleva sangue no vax per il figlio: il giudice nega la richiesta

A Modena un bimbo di tre anni necessita di un delicato intervento a causa di un grave problema cardiaco, la sua famiglia si era però rifiutata di ricevere trasfusioni di sangue da donatori vaccinati contro il Covid-19 per questioni religiose. Il caso è finito davanti al giudice, quest’ultimo si è opposto e ha accolto il ricorso dei medici dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna spiegando che la salute del piccolo viene prima di tutto.

Intanto, molti donatori non vaccinati si sono presentati per donare il loro sangue al piccolo che dovrà essere sottoposto all’operazione. Erano stati proprio i genitori del bambino a diffondere la notizia sui social con la speranza di reclutare donatori con ‘sangue puro’, non immunizzati. Il presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale, Giuseppe Di Mauro, ha duramente criticato il comportamento dei genitori del bimbo di tre anni. A detta sua è assurdo vietare una trasfusione al proprio figlio che ne ha bisogno. Ha poi aggiunto che è improponibile mettere davanti alla salute del proprio figlio i propri ideali.

Sulla vicenda avvenuta a Modena nei giorni scorsi ha detto la sua anche il presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze, dicendo che la donazione di sangue volontaria e anonima tutela tutti. Ha poi aggiunto: “È preoccupante che si formino liste di persone non vaccinate disposte a dare il proprio sangue ad altre persone non vaccinate, perché è il sistema stesso che viene a essere compromesso con questa sbagliata visione.

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