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Sara Pedri, l’ex primario Tateo si difende dalle accuse: “Non sono un orco”

Si torna a parlare di Sara Pedri, la ginecologa 31 scomparsa lo scorso 31 marzo 2021 da Trento. L’ipotesi più plausibile al momento è quella del suicidio. Si pensa infatti che possa essersi tolta la vita gettandosi da un ponte nel Lago di Santa Giustina. Ad oggi, però, il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Per la prima volta a parlare è Saverio Tateo, ex primario del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento dove la vittima lavorava. L’uomo è stato accusato di aver maltrattato pesantemente sul lavoro la 31enne istigandola al suicidio. Ci ha tenuto a precisare che non è affatto un orco come lo hanno descritto. In un’intervista concessa a La Stampa, tra le varie cose, ha dichiarato: “Non sono aggressivo. Sono una persona piuttosto severa, amo il rigore perché nell’ospedale il rigore è fondamentale”.

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L’ex primario del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento ha continuato dicendo che Sara Pedri da lui ha ricevuto tutti i riguardi che sono dovuti a una giovane professionista. Ha poi aggiunto che da poco era una specialista e siccome sapeva che era da sola in Trentino con una pandemia in corso le aveva dato dei turni che la lasciano libera nei giorni festivi e nei weekend.

Il medico ci ha tenuto a smentire ogni accusa che gli è stata rivolta da quando la 31enne è scomparsa. A detta sua si tratta solo di un’odiosa e gravissima falsità. Si è detto poi dispiaciuto per ciò che è successo a Sara, definita da lui come una ragazza educata, interessata a ciò che faceva e con un grande senso di responsabilità verso il suo lavoro.

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