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Coronavirus, Europa: è iniziata una nuova ondata

Nonostante molti paesi in Europa stanno progressivamente allentando le misure restrittive anti Coronavirus, qualcuno ha iniziato a dire che questo sia l’inizio della sesta ondata.

Coronavirus: in Europa arriva la sesta ondata

Non bisogna abbassare la guardia in quanto ci sono alcuni dati che indicano un progressivo aumento dei contagi in Europa.
Si potrebbe addirittura trattare dell’inizio della sesta ondata.
Queste le dichiarazioni di Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, negli Stati Uniti.
Ci sono segnali definitivi di una nuova ondata che sta iniziando in molti paesi europei, alcuni dei quali stanno anche mostrando un aumento dei ricoveri Covid“, ha detto Topol.

La preoccupazione dei medici

È difficile determinare la causa: l’eliminazione o la riduzione delle restrizioni, la maggiore trasmissibilità di BA.2 o il calo della protezione immunitaria dei vaccini“.
Queste potrebbero essere le motivazioni alla base dell’inizio della sesta ondata di Coronavirus in Europa, per Eric Topol.
I contagi sono in risalita da due settimane e in lieve aumento sono anche i ricoveri ospedalieri per le varianti Omicron 2 e 3, molto più contagiose della prima versione, come dichiarato anche dal virologo Pregliasco.

I Paesi colpiti

Nel Regno Unito i contagi sono tornati ad aumentare a fine febbraio mentre in Danimarca, Francia e Germania dai primi di marzo.
In Germania i contagi sono arrivati quasi 300mila al giorno.
Secondo alcuni studi, la contagiosità di Omicron 2 sarebbe maggiore del 30% rispetto alla prima variante Omicron, con livelli mai registrati prima da nessun altro virus.
In base ai dati certificati, una persona infettata da Omicron 2 può contagiare altre 15/18, in assenza di misure precauzionali.
Molti medici, negli ultimi giorni, sono tornati a invitare la popolazione europea alla cautela e a chiedere la riduzione progressiva delle misure anti contagio per monitorare settimanalmente l’andamento della pandemia per evitare che la situazione sfugga di mano.
La buona notizia è che il vaccino sempre riuscire a proteggere le persone infettate dalla variante Omicron 2, evitandone il ricovero e la malattia grave.
Per chi ha tre dosi di vaccino, fornirebbe una protezione contro il ricovero dell’86%.