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Election Pass, arriva la certificazione per votare

Il Governo è al lavoro per introdurre l’Election Pass, un innovativo certificato elettorale digitale che andrà a sostituire le tessere elettorali cartacee.
La tecnologia utilizzata è la stessa messa in atto per il Green Pass.
Questa è solo una delle proposte avanzate dalla Commissione sull’Astensionismo istituita dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, che ha presentato un Libro bianco sulle cause del calo di affluenza alle urne.
Il pass digitale potrà essere caricato sul proprio smartphone o stampato e sarà verificato in tempo reale al seggio attraverso una apposita app.
Inoltre, la commissione suggerisce di concentrare le date di voto, con due “appuntamenti” elettorali all’anno, uno in primavera e uno in autunno.
Presentata anche la proposta di consentire il voto “in anticipo” nei giorni precedenti l’election day, in qualunque parte d’Italia, in uffici postali o comunali.

Election Pass per combattere l’astensionismo

La commissione per discutere l’Election Pass, istituita a dicembre, è coordinata da Franco Bassanini.
Il compito è quello di analizzare e curare il fenomeno dell’astensionismo “il male della nostra democrazia, come lo ha definito lo stesso ministro in una conferenza stampa indetta ieri per presentare il Libro bianco sulle cause del calo di affluenza dalle urne.
Alle prime votazioni della Repubblica nel 1948, andarono a votare il 92,2% degli aventi diritto. mentre alle ultime politiche, nel 2018, il 72,9%.
Fino alle Europee del 2019 quando alle urne si presentò meno del 55% degli elettori.
C’è anche la proposta di pubblicare una lista di seggi senza barriere architettoniche e facilitazioni per chi studia o lavora lontano da casa.

Le dichiarazioni del Ministro D’Incà

In Italia rispetto agli altri Paesi si è fatto poco per rimuovere gli ostacoli alla partecipazione dei cittadini alle elezioni e al referendum“, sottolinea il ministro D’Incà.
Dall’analisi delle misure adottate in 19 Paesi democratici simili al nostro arrivano le proposte innovative della commissione.
Anche il voto per corrispondenza, la modalità più frequente nelle democrazie prese in esame e utilizzata anche in Italia per l’elezione dei parlamentari della circoscrizione estero, è sconsigliata dalla Commissione per il pericolo di infiltrazioni malavitose soprattutto in alcune aree del Paese.
Rendere facilmente praticabili nuove modalità di espressione del voto, in particolare il voto anticipato presso strutture autorizzate“, conclude il Ministro.