Scicli. L’imbarcazione che ha portato appena stamane un gruppo di immigrati sul litorale di Sampieri, nel ragusano, ospitava circa 200 passeggeri. Una volta avvicinatasi alla riva, da essa sono stati letteralmente gettati in acqua tutti gli immigrati, alcuni dei quali sono rimasti vittima delle onde. La nave non era altro che un peschereccio non cabinato lungo 8 metri, arenatosi a pochi metri dalla costa. Sono 13 i corpi ripescati, gli annegati durante il naufragio, mentre la maggior parte sembra essersi salvata. Le ricerche di eventuali dispersi sono ancora in corso, ma a soccorrere i sopravvissuti sul posto sono stati carabinieri, polizia, guardia di finanza e personale del 118. Alcuni sopravvissuti, una sessantina circa, hanno cercato di scappare nelle campagne circostanti, ma di questi uno è stato travolto da un’auto pirata sulla strada provinciale Ragusana 43. Per fortuna, invece, 14 immigrati sono stati salvati da un elicottero della Guardia costiera, mentre si trovavano sugli scogli di Lampione, un isolotto disabitato delle Pelagiche, mentre cercavano di raggiungere le coste italiane.
Arrestati anche due uomini sospettati di essere scafisti e, secondo i passeggeri, entrambi avrebbero maltrattato e picchiato gli immigrati. Uno dei due, addirittura, ha picchiato anche un soccorritore, Massimiliano Di Fede, che è stato colpito in volto con un pugno. Finora, sono 6 gli immigrati ricoverati in ospedale a causa del naufragio. Tra questi, una donna incinta è stata trasportata con altri 5 all’ospedale di Modica, tramite l’elisoccorso, mentre un sesto ferito è stato portato all’ospedale “Cannizzaro” di Catania.