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Scarti e ammoniaca negli hamburger dei fast food

Che i prodotti dei numerosi fast food presenti non fossero particolarmente salutari lo si sapeva già, certo è che lo scandalo appena scoppiato deve far riflettere e lascia senza parole. La catena di fast food più famosa al mondo, infatti, è stata recentemente coinvolta in un gigantesco scandalo alimentare. Dalle analisi eseguite sulle carni degli hamburger, è emerso che quest’ultimi sono formati da manzo per solo il 15%, con la restante parte costituita da ammoniaca e scarti di altre carni.

Tale scandalo ha avuto numerose ripercussioni, dal momento che la multinazionale Usa è stata costretta a cambiare drasticamente la ricetta dei suoi hamburger. Merito del provvedimento è sicuramente di Jamie Oliver, chef che da anni lotta contro la catena di fast food più famosa al mondo, portando avanti la tesi che vede le carni utilizzate per gli hamburger McDonald’s inadatte per il consumo umano, poiché, provenienti da scarti di macellazione addizionate con l’ idrossido d’ammonio.

A sconvolgere l’opinione pubblica e le Associazioni dei Consumatori, l’utilizzo di ammoniaca, sostanza altamente nociva, abbandonata da Burger King e altre catene minori di fast food da diversi anni. Senza contare la presenza di scarti di macello (tendini, ossa e cartilagini) e altre parti che potrebbero finire con il compromettere la salute umana, poiché, potenzialmente contaminate dalle feci delle bestie macellate , rintracciabili, oltre che negli hamburger McDonald’s, nel 70% della carne venduta nei supermercati Usa.