Il più classico dei luoghi comuni è costato la censura alla linea di biancheria intima “Innerware” che si è vista eliminare lo spot dall’Autorità Garante australiana, in quanto lo spot è lesivo dell’immagine della donna. La commissione preposta a controllare la messa in onda degli spot, ha definito questa pubblicità “degradante e con un livello di sessualità e nudità non appropriato”.
Ma perchè l’azienda di biancheria intima si è spinta fino a questo punto, visto che la censura di uno spot del genere sarebbe stata prevedibile? La risposta a questa domanda è da ricercare nella tipologia di lingerie, dotata di una particolare forma di tecnologia, il “fitting“. Si tratta di un brevetto sperimentato dalla Innerware che aderisce perfettamente sul corpo, modellando le curve anche senza utilizzare un push-up. Tutto questo non è bastato, così lo spot è cambiato completamente, dicendo addio alla parola “montare”. Adesso è un freddo “Do you have all the quality brands?” (letteralmente “Hai tutte le marche di qualità?”) ad essere pronunciato dalla bella modella.
Lo spot è stato censurato solo dalla televisione australiana, mentre è ancora disponibile sul web. quindi ecco qui il video incriminato:
Fonti: “Leggo” “Gossipfanpage”