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I genitori si vendono la figlia per comprarsi l’iPhone: choc mondiale

Iphone scandalo – Le autorità cinesi hanno scoperto nel corso di una delle frequenti operazioni contro il traffico di donne e minori, una coppia che ha venduto un figlio per darsi allo shopping.

UN FENOMENO NOTO – Quello della vendita dei bambini in Cina è un problema conosciuto dalle autorità e seguito dai media. Antichi retaggi culturali, politiche demografiche e l’enormità del paese favoriscono un fenomeno maligno che ogni anno porta alla vendita di migliaia di neonati. Il fenomeno si credeva alimentato da due fonti principali, da un lato il serbatoio immenso della Cina rurale, dove gli emissari dei compratori possono sventolare di fronte alle famiglie contadine cifre che sembrano loro principesche e dall’altro l’opera dei rapitori di bambini, che esistono e che sanno a chi venderli.
LA COPPIA SPENDACCIONA – Il più recente caso che viene da Shanghai invece racconta una storia diversa, quella di una coppia che abita nella grande metropoli, una delle città più ricche della Cina, che ha messo il suo terzo figlio in vendita online. E che non appena ha incassato i 3/4.000 euro delle vendita si lancia prima nello shopping online, compreso un iPhone e poi in quello più prosaico in centro città. Una volta scoperti i due hanno detto di averlo fatto per il futuro del bambino, che sicuramente in mano ai due non si presentava troppo roseo, ma il loro comportamento secondo gli investigatori dice altro.
LA PRESSIONE DELLE AUTORITÀ – Una storia brutta, che ovviamente ha avuto subito molta risonanza, scatenando prima la pubblica riporvazione in rete e poi una valanga di titoli in giro per il mondo su quelli che si hanno venduto il figlio per un iPhone. La notizia, al contrario, dovrebbe essere l’evidente attivismo delle autorità cinesi nel reprimere il traffico, a lungo ignorato. Che storie del genere finiscano sui giornali locali in grande evidenza, fa sicuramente parte del tentativo di eradicare il fenomeno anche culturalmente, il traffico dei bambini troppo spesso passa osservato, ma non denunciato, da molti che invece potrebbero.

 

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