Los Angeles. La California è terrorizzata dall’avvistamento di un calamaro lungo 160 metri sulla propria costa. Il mollusco gigante sarebbe stato trovato morto in spiaggia, da alcuni passanti, che non hanno esitato ad immortalare quest’evento più unico che raro, per i nostri tempi. In realtà, era tutto un bluff. Lo scherzo peggiore degli ultimi tempi, che ha illuso e tormentato tanti esperti biologi marini americani, è stato organizzato dalla rivista The Lightly Braised Turnip, rinomata per il tono ironico e burlesco usato. Proprio di una burla si trattava, con l’intento di sdrammatizzare sulla recente scia di ritrovamenti di creature marine giganti sulle coste californiane. Il giornale ha anche riportato di alcuni, tra gli esperti che hanno provato a dare una spiegazione al finto calamaro gigante, che hanno ipotizzato che, in qualche modo, il mollusco sarebbe entrato in contatto con materiale radioattivo proveniente da Fukushima, tanto da costituire una vera e propria minaccia, in quanto si sarebbe potuta originare una nuova specie mutante dalle potenzialità sconosciute. In realtà, il ritrovamenti di un calamaro di ben 160 metri di lunghezza risulta alquanto difficile da accettare, dato che finora il più grande nella storia dei calamari giganti misura soltanto 6 metri e pesa ben 50 kg.