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India, ennesimo stupro: vittima una bambina di nove anni (FOTO)

India – Ennesimo, drammatico caso di violenza a New Delhi, ribattezzata tristemente “la capitale degli stupri”. Vittima dell’ orrendo crimine una bambina di appena nove anni che, al momento dell’ aggressione, stava giocando in compagnia di alcune amichette nel quartiere Bara Hindu Rao, a nord della città. Lo stupratore, identificato nella persona del 25enne Gopi Nisha Malha, ha attirato la piccola vittima con la scusa di offrirle della cioccolata; ha poi imbavagliato la bimba, in modo che nessuno potesse udire le sue urla disperate, per seviziarla ripetutamente e con inaudita violenza. Le amiche della vittima, allertate dalle invocazioni d’ aiuto della bambina, hanno allertato la madre che, però, è riuscita a trovare la propria figlioletta solo a reato compiuto. La donna è riuscita a vedere lo stupratore che, datosi alla fuga, è stato arrestato dopo qualche ora dalla polizia locale e posto subito in custodia cautelare, in attesa di processo. La bambina, ricoverata in condizioni gravi, è stata sottoposta immediatamente ad un delicatissimo intervento chirurgico. La prognosi resta tuttora riservata.

L’ India non è purtroppo nuova a queste barbare vicende: nel dicembre 2012, la 23enne studentessa Nirbhaya, diventata il simbolo della lotta al femminicidio e alla violenza sul “gentil sesso”, fu stuprata a morte; da allora, l’ India ha sfatato il “tabù” violenza, rendendo noti al mondo intero i numerosi abusi subiti da donne e bambine di ogni età ed estrazione sociale.

Purtroppo, tardano ad arrivare le soluzioni a questo annoso problema. Le cause della diffusione di questo disumano fenomeno sono da ricercare, a detta degli esperti, nella sempre crescente diffusione on-line della pornografia, fruibile attraverso pc e smartphone, ma la radice della questione è più profonda di quanto si possa immaginare. In alcuni villaggi indiani, ad esempio, vige una legge fondata su una rigida mentalità maschilista che punisce i reati compiuti dalle donne con lo stupro; tale barbarie è giustificata, secondo alcuni membri della classe politica indiana, da una sempre maggiore “lascività” della popolazione femminile. Recentemente, ha sconvolto l’ opinione pubblica la dichiarazione di Asha Mirje, leader di un partito regionale: a detta del politico, gli stupri sono in aumento perchè “le donne vestono in modo non appropriato, escono tardi alla sera oppure vanno in posti isolati”. Un’ affermazione del genere dimostra che la strada verso la tolleranza e l’ uguaglianza tra i sessi è ancora molto lunga e tortuosa.