Quando la gente pensa ai serial killer, tornano in mente stragi brutali ad opera di questi individui. Certo, questi psicopatici sono diventati noti per la loro violenza e distruzione, ma ciò che le persone possono non conoscere è la loro capacità di espressione artistica. Il termine “murderabilia” si riferisce al redditizio mercato di nicchia in cui i criminali famosi possono vendere i loro prodotti fatti a mano a persone che desiderano possedere un pezzo di storia inquietante. Le conseguenze etiche dell’acquisto di opere d’arte ritraenti un assassino conosciuto sono irrilevanti per questi collezionisti. Essi sono attratti da questi dipinti e disegni, che offrono uno scorcio affascinante delle profondità della depravazione umana.
Molti Stati Americani hanno emanato leggi per prevenire che gli assassini approfittassero della notorietà dei loro crimini con la vendita di libri e souvenir, in modo da proteggere la dignità delle loro vittime. Questo, tuttavia, non ha fermato aziende come Serial Killers Ink, un rivenditore on-line di murderabilia, che trae guadagno dalla valorizzazione delle ossessioni degli assassini famosi e delle loro opere d’arte. Mentre questi assassini condannati scontano la propria pena dietro le sbarre, passano le giornate facendo disegni veramente inquietanti e dipinti che offrono uno sbocco creativo. Come vedrete in seguito, non esiste una correlazione diretta tra talento artistico e follia: questo campionamento di “opere d’arte” rappresenta una sezione trasversale di tentativi amatoriali d’espressione artistica. – Emily Neeland