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Settimana a Miami Beach: paradiso americano in tutta la sua bellezza

Miami Beach – Tre mesi passano veloci dopo la decisione di partire, si compra il biglietto, si prenota l’Hotel, si fa il passaporto, si acquistano i Tour su Bus di colori da leggenda, si cambiano i soldi, si scaricano le App della città, si prendono tutte le informazioni necessarie, si fanno i bagagli ed il gran giorno arriva veloce.

Dopo anni di belle idee sulla partita Nba, da vedere si prende il coraggio a due mani e si parte. Si fa scalo a Londra e si parte come Colombo alla conquista del Nuovo Mondo, ci vogliono circa 20 ore e il cambio d’ora del viaggio di andata non lo accusiamo più di tanto. Si atterra a Miami ed il primo passo è convincersi che il Taxi è il modo migliore per approdare a Collins Avenue di Miami Beach, si spende 10 volte più che un Bus, ma almeno non si hanno pensieri. L’autista sembra scontroso, in realtà è il modello filo-americano che gli impone di non dare troppa confidenza.

Miami Beach è a 10 minuti di strada dall’Aeroporto. Si arriva e si disfano i bagagli, il giorno dopo si è subito in moto. La prima considerazione è che, dati demografici e di superficie a parte, Miami City è una vasta metropoli contemporanea, con grattacieli ed un profilo di tutto rispetto. Miami Beach dopo la prima serata appare in tutto il suo splendore.

Geometricamente semplice, ricca di spazi e di luoghi alla portata ed una popolazione turistica e non che ammicca alla vita. A Miami Beach il mondo è presente con tante sue sfaccettature, dall’Est all’Ovest, da Nord a Sud. La vegetazione è il fiore all’occhiello di un’isola in cui ogni tre metri è presente una palma, dalla chioma a ciuffo e dal tronco molto alto. Arriva il momento di andare al mare e l’Oceano è magnifico, blu, di un blu incantevole. Vita pura. Spiagge da Nord a Sud dell’isola, affollate di People che scalpita di emozioni e che sorride e si sorride. La semplicità della popolazione dell’isola è proporzionale alla semplicità della dislocazione della rete stradale di Miami Beach, con 5 strade verticali principali: Ocean, Collins, Washington, Alton, Meridian. Sono 50 le vie verticali, dalla prima all’ultima. Intersecanti a quadro. Un capitolo a parte merita la Key West e tutta la strada che conduce ad essa. Il Bus passa alle 7 del mattino e conclude il tutto alle 21. Si parte lasciandosi alle spalle Miami Beach e successivamente Miami.

Si prosegue sulla costa fino alla svolta per Little BlackWater Sound. Da quel momento in poi un 2 ore di viaggio su una strada a 2 corsie che passa attraverso l’Oceano Atlantico ed arriva filante in Key West. L’isola di Hemingway è un concentrato di bellezza e luce. Le spiagge hanno il sapore dell’infinito e il servizio di navetta che porta attraverso tutta l’isola ne tocca i punti principali. Una meraviglia. Pullman di ritorno alle 18 ed il resto è storia. Il tutto in una settimana di caldo a 30°C, sempre iperventilato. Sole che abbronza e luce che fa respirare profumo di mare. Il tutto in contesto che per chi risiede nelle vicinanze è anche fruibile senza troppi pensieri, per chi è qui in Occidente prima di Gibilterra il volo da affrontare, con le ore sulle spalle e col fardello del biglietto da acquistare. Senza pensieri per tutto il resto.

“Si vive per fare esperienze“, dicono. Questa è un’esperienza. Un’ Esperienza! Buona vita. Vi dovesse capitare tra i programmi, scrivetemi, Vi risponderò!!