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Da barman ad operatore di Pet Therapy: la storia di Giovanni Vuolo

 

 

“Se aspetti immobile che un sogno si realizzi rischi di vivere solo in sogno”: queste sono le parole che recita uno splendido post presente sulla bacheca Facebook dell’associazione PLAY PET ASD “Empatiamoci” ed è su questa bacheca che Giovanni Vuolo, operatore PLAY PET E.R.D. condivide molti dei suoi link. La storia di Giovanni Vuolo è di quelle a lieto fine, una storia che mette buonumore e che testimonia quanto la vicinanza e l’amore per gli animali possano essere positivi per gli esseri umani. Giovanni Vuolo è un giovane uomo di 37 anni originario di San Sebastiano al Vesuvio (Napoli). Barman presso un bar del capoluogo campano, a causa della crisi economica che sta mettendo in ginocchio la Nazione è stato licenziato. Il suo datore di lavoro si è trovato purtroppo costretto ad effettuare dei tagli sul personale e così Giovanni si è ritrovato disoccupato.

 

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La molla che ha permesso a Giovanni di andare avanti e risorgere come la fenice dalle ceneri è stata il suo smisurato amore per gli animali.  Vuolo, infatti, ha sfruttato il tempo a sua disposizione intrattenendo rapporti sul social network Facebook con persone che nutrono la sua stessa passione: proprio su Facebook ha stretto amicizia con persone del Nord Italia, che gli hanno consigliato di iscriversi ad un corso per diventare operatore di Pet Therapy. Giovanni Vuolo decide così di partire per il Nord e frequentare un corso in seguito al quale ha ottenuto il brevetto dall’ Engea per Play Pet ed Equitazione ricreativa per disabili.

 

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E’ proprio lui ad aver creato lo scorso anno “Empatiamoci”, associazione sportiva dilettantistica equestre. Il suo impegno è far conoscere quanto più possibile sia la sua associazione che il suo lavoro che lo sta già riempiendo di enormi soddisfazioni. “Al momento ci sono alcuni bambini disabili che frequentano l’associazione: un bimbo autistico, alcuni ipovedenti, altri con diverse problematiche di adattamento” racconta in una recente intervista ad un noto quotidiano. “Chi vuole può chiedere il supporto di medici specialisti” spiega Vuolo, elencando la sua collaborazione con una psicomotricista, una psicologa ed un logopedista. La Pet Therapy ha cambiato la sua vita e quella delle persone che gli stanno vicino ma è lui stesso a definirla nel corso dell’intervista una terapia complementare e non sostitutiva.

 

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“In questo anno ho visto tanti progressi con i bambini, ma la mia più grande gioia è stata vedere la mamma di un bambino autistico commuoversi davanti al figlio che mi faceva capire di avere bisogno del bagno”, continua Giovanni nella sua intervista, raccontando l’episodio per lui significativo di un bimbo che, prima dell’approccio alla Pet Therapy, non aveva mai comunicato con un estraneo. Giovanni Vuolo non è rimasto immobile ed ha realizzato il suo sogno di lavorare a contatto con gli animali, aiutando così tanti bambini disabili e non a socializzare, e ad imparare ad apprezzare quel legame unico che si crea tra l’essere umano e gli animali.