Denver – Uno studio condotto dalla University of Colorado prova l’esistenza di una correlazione tra la legalizzazione della marijuana ed il picco di mortalità giovanile degli ultimi tempi. La ricerca è nata proprio per monitorare gli effetti postumi della regolamentazione di questa droga sui cittadini statunitensi. A fornire all’Università del Colorado i dati necessari è stato il National Highway Traffic Safety Administration (ente per la Gestione della Sicurezza Nazionale del Traffico Autostradale). Quanto emerso dallo studio, nonostante sia già stato anticipato, può essere spiegato secondo un semplice calcolo percentuale.
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Anzitutto, sono stati confrontati i dati provenienti da ben 34 Stati americani relativamente agli anni 1994-2011. Infatti, il tasso di mortalità in incidenti stradali gravi è aumentato addirittura del doppio solo tra il 2009 ed i 3 anni successivi, mentre fino a quell’anno la documentazione riporta una differenza di percentuale minima. All’inizio del 2011, l’indice relativo al numero di conducenti risultati positivi al test della marijuana dopo un incidente mortale era pari al 10%, nel 2009 questo tasso corrispondeva solo al 5,9%: un valore ancora, tutto sommato, stabile rispetto al 4,5% rilevato nel 1994. Insomma, ciò che si rileva da questo confronto è un’impennata vertiginosa, che tutt’ora non accenna a rallentare. E’ da notare, peraltro, che negli Stati in cui la marijuana è stata legalizzata puramente a scopo medico il tasso di mortalità in correlazione con l’assunzione di questa droga corrisponde soltanto al 4%.
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La notizia arriva dagli esperti con molta sorpresa: proprio il Colorado ha accettato con entusiasmo la legalizzazione della marijuana, lo scorso 1 gennaio. Infatti, il governo credeva di rendere più gestibile l’uso di questa droga, definita legalmente “leggera”. Tuttavia, l’effetto rilevato è che la popolazione ha acuito ulteriormente le conseguenze di un’assunzione smodata di questa sostanza da parte dei giovani. Ora è possibile che il Colorado scelga di fare un passo indietro rispetto a quanto deciso finora riguardo la concessione d’uso libero della marijuana. Dei dati così allarmanti, soprattutto perché risalenti a prima dell’effettiva data di legalizzazione nello Stato, possono soltanto predire uno scenario peggiore di quanto non ci si aspetti.