IL CASO – Sono pesanti le accuse provenienti dalle pagine del quotidiano inglese Sunday Times: Mohamed Bin Hammam avrebbe versato tangenti per svariati milioni di dollari per ottenere il sostegno internazionale alla candidatura del Qatar per i Mondiali di calcio del 2022. Il personaggio in questione è l’allora membro esecutivo della Fifa per il Qatar. Le prove riportate dal giornale britannico sembrano schiaccianti: migliaia di e-mail e di altri documenti a testimoniare il pagamento delle tangenti a cominciare da un anno e mezzo prima della fase di voto.
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Già da tempo i sospetti sono molto forti. Infatti, a marzo un altro quotidiano inglese, il Telegraph, ha riportato un altro retroscena: una ditta collegata a Bin Hammam avrebbe versato a un dirigente Fifa quasi 1,5 milioni di euro subito dopo l’assegnazione dei Mondiali 2022. Per queste stesse tangenti era finito sotto accusa anche il presidente della Fifa Sepp Blatter ed era stata la stessa Fifa ad aprire un’inchiesta con a capo Michael Garcia. L’investigatore avrà inoltre pieno accesso ai dati ed alle informazioni riportate dal Sunday Times, come comunica il giornale stesso. Inoltre, anche Blatter ha lanciato delle ombre sul voto, facendo riferimento a possibili pressioni da parte di Francia e Germania, grandi partner commerciali del Qatar.
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QUESTE LE CIFRE – Mohammed Bin Hammam non è nuovo a vicende di questo genere: infatti, dopo essere stato squalificato a vita, viene riammesso nel mondo del calcio nel 2012, salvo poi essere “ri-bandito” per conflitto di interessi. Il Sunday Times riporta anche le cifre spaventose relative a questo caso: tra il 2010 ed il 2011 Bin Hammam avrebbe versato tangenti fino a 200.000 dollari ai presidenti delle associazioni africane. Inoltre, avrebbe pagato una super tangente di 1,6 milioni di dollari a Jack Warner, ex presidente della Concacaf (Associazione Calcistica della Confederazione del Nord America, Centro America e Caraibi). Pertanto, il nuovo vicepresidente della Fifa, Jim Boyce, si dice ora pronto e favorevole ad una ri-assegnazione della sede dei Mondiali 2022: il Qatar aveva superato gli Stati Uniti nel ballottaggio per l’assegnazione (14-8), oltre alle candidature singole di Australia, Corea del Sud e Giappone.