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Bufera Renzi-Rai, lo sciopero sui tagli dichiarato illegittimo

E’ ancora bufera sulla Rai. Dopo lo scontro in diretta televisiva tra Matteo Renzi ed il conduttore di Ballarò Giovanni Floris (GUARDA QUA IL VIDEO), sabato al festival dell’Economia di Trento il Premier ha bocciato lo sciopero Rai organizzato per l’11 giugno contro i tagli di 150 milioni previsti dal governo. Infatti, Matteo Renzi lo ha definito “incredibile e umiliante” quando nel Paese tutte le famiglie tirano la cinghia. “È una polemica incredibile e lascia il tempo che trova. Facciano e poi confrontiamo i numeri e quanto costano le sedi regionali. Io invito a discutere del servizio pubblico, ma se ragionano di costi ci troveranno preparati”, ha affermato il Premier. La tesi di Renzi è che in un momento storico in cui tutti le realtà pubbliche statali tagliano i propri costi non esiste alcun motivo per cui anche la Rai non debba farlo.

BRACCIO DI FERRO – Si è venuto così a delineare un nuovo faccia a faccia tra Matteo Renzi ed i sindacati, in particolare la Cgil di Susanna Camusso, che ribadisce la necessità di cambiare il decreto e rincara la dose: “E’ grave sostenere che lo sciopero è umiliante. Qualunque  controparte dovrebbe sapere che lo sciopero è una cosa normale. Se cambiano le cose, siamo pronti a discutere, ma si deve dire che il decreto non si fa così e che si apre un confronto“. Sulla stessa linea anche Luigi Angeletti, segretario della Uil. Dall’altra parte della “barricata”, il viceministro all’Economia Enrico Morando ribadisce la posizione del governo: “Il contributo alla spendig review a carico della Rai di 150 milioni resta inalterato”.

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“SCIOPERO ILLEGITTIMO” – E’ arrivato oggi il parere della Commissione di Garanzia: lo sciopero indetto dai sindacati Rai per il prossimo 11 giugno è illegittimo. Queste le parole riportate nella nota del Garante: “La proclamazione di questo sciopero non rispetta la regola, ben nota alle organizzazioni sindacali, dell’intervallo di dieci giorni tra due scioperi che insistono sullo stesso settore, considerata, infatti, l’azione di sciopero del sindacato Usb prevista per il prossimo 19 giugno e precedentemente comunicata”. L’Autorità “ha invitato, pertanto, i sindacati proclamanti ad adeguarsi a quanto stabilito, anche al fine di non essere oggetto di provvedimenti sanzionatori”. Dunque, si va verso la revoca dello sciopero unitario della Rai, ma la “battaglia” è ancora aperta.