VNews24

Caffè: meglio berlo a metà mattina, la scienza spiega perché

Un neuroscienziato del Maryland spiega scientificamente quali siano gli orari migliori per trarre benefici dal caffè. Si tratta di Steven Miller, che ha individuato l’orario tra le 9.30 e le 11.00 come il più indicato: la ragione è insita in un ormone che ha maggiormente effetto sull’organismo. E’ il cortisolo, che si attiva principalmente subito dopo il risveglio ed è responsabile dello stress mattutino. Mentre quest’ormone circola, gli effetti del caffè sono nullificate ed anzi possono portare all’assuefazione.

LEGGI ANCHE: Caffè in attesa: spopola nei bar italiani iniziativa belga per i disagiati

La conseguenza di questo processo è l’inizio della dipendenza da caffeina, proprio perché la sostanza non fa effetto sulla persona se assunto essenzialmente nelle prime ore di veglia e l’organismo la richiede più spesso. Lo stesso principio vale anche per l’orario di pranzo e nel tardo pomeriggio (le 17.30-18.30). Comunque i valori di cortisolo presenti nel sangue variano da persona a persona: per individui con una maggiore presenza di questo ormone è più facile svegliarsi al mattino, mentre viceversa se la quantità è minore.

LEGGI ANCHE: Lavora per 30 ore di fila, 27enne uccisa da ictus: troppa caffeina

Il neuroscienziato che ha messo a punto questa teoria proviene dalla Uniformed Services University of the Health Sciences (Università delle Scienze Sanitarie) del Maryland. La notizia però è stata diffusa tramite il blog dello scienziato, le cui scoperte risultano utili soprattutto in tempi “difficili” come quelli odierni, dove la caffeina viene sottovalutata e di cui viene abusato, come per altre sostanze che danno assuefazione.