12 Dicembre 1915 nasceva Frank Sinatra. Considerato l’ artista più importante del XX secolo e uomo eclettico, Frank Sinatra ebbe il merito – tra alti e bassi (per il vero pochi) – di rimanere sulla cresta dell’onda per oltre mezzo secolo. Cantante, attore e conduttore televisivo, oltre che personaggio pubblico in grado come pochi altri negli Stati Uniti di condizionare l’ opinione pubblica e indirizzarne le relative simpatie e no, Francis Albert Sinatra –Frank per tutti – figlio di persone comuni e di origini italiane si impose all’ attenzione della società molto presto per le sue qualità vocali. Nel decennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale, oltre che in campo musicale fece incetta di successi in ambito cinematografico: tra i suoi lavori meglio riusciti, “Un giorno a New York”, “Da qui all’eternità” e “L’uomo dal braccio d’oro”; vinse l’ Oscar proprio con “Da qui all’eternità”.
La sua carriera fu basata sul cinema che lo vide protagonista fino a metà anni Ottanta, e sulla canzone, con la quale proseguì fino a metà anni Novanta. Mentre nel cinema solo alcuni tra i suoi lavori sono considerati di livello assoluto, “Un giorno a New York” è considerato dagli addetti il musical migliore di ogni tempo. Nell’ universo a sette note Sinatra fu in assoluto insieme a poche altre celebrità (Rolling Stones, Beatles, Madonna, Elvis per esempio) un’ icona intramontabile. Soprannominato “The Voice”, La Voce, si distinse per il timbro inconfondibile, la chiarezza della parola cantata ed il calore del canto. Girò il mondo in lungo ed in largo, tenendo concerti che ebbero successi strepitosi; oltre che tutti gli Stati Uniti, Sinatra si esibì in tutta l’ Europa e l’ Oriente. Negli Stati Uniti, oltre che tutti i propri collaboratori, un po’ tutti i più importanti esponenti del mondo musicale erano “cari” amici di Sinatra ed alcuni concerti speciali vennero tenuti durante il corso della carriera tra i Cinquanta ed i Novanta insieme a grandi cantanti e cantautori del panorama musicale statunitense e non solo.
La sua vita privata è stata per anni motivo di interesse di un’ intera Nazione. Sinatra si sposò ben quattro volte: la prima moglie fu Nancy Barbato, la seconda Ava Gardner, la terza Mya Farrow – amore infuocato- la quarta moglie Barbara Blakely. Considerato dall’intero universo femminile degli anni del Dopoguerra ed oltre un vero e proprio sex symbol, tanto che gli furono dati vari soprannomi in merito alle sue qualità di seduttore, Sinatra ebbe tantissime donne al seguito e grandi passioni per moltissimi anni; venne definito la “Mercedes Benz” degli uomini di allora, fece parlare di sè per circa per trent’ anni. Ebbe amicizie importantissime con Reegan e Nixon oltre che essere accusato, fino alla fine, di collusione con la mafia e con la famiglia Gambino. Uomo che intrattenne un Continente e non solo, Frank Sinatra si esibì fino a metà degli anni Novanta sorretto dal suo secondo figlio Frank Sinatra jr..Amatissimo in ogni dove, Sinatra fu un uomo che fece parlare di se senza vergogna alcuna durante i suoi anni migliori ed oltre. Non lo debilitarono i due quotidiani pacchetti di sigarette e la quotidiana assunzione di alcoolici, oltre a ritmi di lavoro pazzeschi. Ora, che se ne ricorda il mito, Sinatra lascia amarezza tra chi lo vide ed ora lo ricorda. Se ne andò nel 1998 in una triste notte di Maggio; le luci di Las Vegas (unico episodio ad oggi) si spensero contemporaneamente, a testimoniare il buio che lasciò e che lascia tra chi rimane. Se ne andò pronunciando tristi parole: “Sto perdendo” e se ne andò in un periodo in cui tutti i suoi migliori collaboratori se ne andarono chi prima e chi dopo. Ed ora che Sinatra non è qui con noi gli si augura di essere fra le stelle con la sua orchestra ed i suoi “amici”, lassù a cantare e ballare, ad essere sempre “The Voice” anche sopra le nuvole.
“Ho ingoiato più di quello che potessi masticare
Ma attraverso tutto questo, quando c’era un dubbio
Ho mangiato e poi sputato
Ho affrontato tutto e sono rimasto in piedi
L’ho fatto alla mia maniera” – My Way (Frank Sinatra 1968)