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Elezioni regionali 2015: ultimi sondaggi e tendenze di voto

Mancano ormai pochi giorni alle elezioni regionali 2015. Domenica 31 maggio i cittadini residenti in sette regioni italiane saranno chiamati al voto: le urne rimarranno aperte dalle 7 del mattino alle 23 di sera. Gli ultimi sondaggi delineano due tendenze contrapposte: se da un lato appare scontata la vittoria del centrosinistra in Toscana, Marche, Umbria e Puglia, la situazione è molto più incerta nelle restanti regioni. In Veneto sembra essere saldamente in testa il governatore uscente Luca Zaia, nonostante l’energia della sfidante Alessandra Moretti. La candidata del Partito Democratico ha ricevuto in questi giorni la visita del premier Renzi e di vari esponenti del governo, ma l’ago della bilancia sembra non essersi spostato. Ne è una conferma la larga preferenza ottenuta dal leghista Zaia durante il confronto elettorale di Sky Tg 24.

Campania e Liguria rappresentano due incognite: il Partito Democratico rischia di tirarsi la zappa sui piedi e di perdere entrambe le regioni. In Liguria la candidatura di Luca Pastorino, appoggiato dall’ex sindacalista Sergio Cofferati e dalla minoranza del Partito Democratico, rischia di compromettere la vittoria di Raffaella Paita, candidato ufficiale del centrosinistra. Ad approfittarne Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi e candidato di tutto il centrodestra. In Campania, invece, le primarie del centrosinistra hanno portato alla discussa candidatura di Vincenzo De Luca, condannato in primo grado ad un anno di reclusione e di interdizione dai pubblici uffici. Così, ne approfitta il governatore uscente di Forza Italia Stefano Caldoro, non di certo “immacolato” ma meno alla ribalta mediatica rispetto al suo rivale De Luca.

Le elezioni regionali rappresentano un importante test politico per valutare lo stato di salute di tutti i partiti. Ci si aspetta una netta vittoria del Partito Democratico, anche se ridimensionata rispetto ai proclami di Matteo Renzi: “Vinceremo 6-1”. La Lega Nord è pronta per il grande balzo e per superare Forza Italia: proprio questo risultato sarà determinante per stabilire la leadership nella ricostruzione del centrodestra. Il Movimento Cinque Stelle non riuscirà a trionfare in nessuna regione, ma potrebbe affermarsi come primo partito. Le elezioni regionali, insomma, potranno spostare gli equilibri, sia per il Governo sia per il ruolo delle opposizioni.