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Maturità 2015: si può copiare, lo dice la nuova legge. Studenti in festa

Una studentessa campana è stata colta con le mani nel sacco, o meglio nello smartphone a copiare, durante l’esame di Maturità e per questo motivo è stata esclusa dalla prova e sospesa dall’istituto. La ragazza, che evidentemente non voleva giocarsi così l’anno decisivo, si è rivolta al Tar della Campania, che però le ha dato torto, ma il Consiglio di Stato si è schierato dalla sua parte. La contraddizione apparente si spiega perché, prima della Maturità, si deve valutare il percorso scolastico nella sua interezza. Dal momento che la studentessa eccelleva in tutte le materie si poteva quindi “chiudere un occhio”. Insomma, il vietato copiare dev’essere valutato a seconda dei casi. Ecco una gallery della ragazza beccata a copiare:

È stata proprio la nuova legge a salvare la studentessa colta in flagrante. Dopo aver fatto ricorso al Tar e aver visto la sua istanza respinta a causa dell’art. 13 del DPR N°323/1998, la studentessa si è rivolta, tramite il proprio legale, al Consiglio di Stato. Ed è stato lo stesso articolo citato dal Tar che… sembrava aver segnato il suo destino, a salvarla in extremis. La difesa in ricorso d’appello ha infatti sottolineato il carattere non vincolante della sanzione e ha anche evidenziato che proprio quell’articolo l’avrebbe salvata. Inutile parlare della gioia della studentessa e dei maturandi 2015.

Il comma 1 dell’art. 13 spiega che la valutazione alla Maturità dev’essere calcolata tenendo in considerazione una serie di elementi: il percorso scolastico, le competenze e le conoscenze acquisite negli anni di studio. Essendo la ragazza in questione una…studentessa modello, il suo percorso brillante non poteva non incidere nella valutazione finale. La Corte ha annullato in seguito la sentenza del Tar e dato la possibilità alla giovane di accedere nuovamente all’esame di Maturità.