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Grecia, Tsipras in Parlamento: “Votate le riforme o mi dimetto”

Alex Tsipras lancia l’ultimatum ai parlamentari a Syriza: “Senza il vostro sostegno sarà difficile per me restare premier. O stasera siamo uniti, o domani cade il governo di sinistra”. Il premier greco vuole convincere l’ala più radicale a votare questa sera, entro mezzanotte, il pacchetto di riforme necessarie per far partire i negoziati in merito al terzo piano di aiuti per la Grecia e ha deciso tentare il tutto per tutto. Da questa mattina i contrari stanno facendo ostruzionismo in Parlamento, al cui capo vi è il presidente della Camera Zoì Konstantopoulou. Quest’ultimo, durante la votazione, non sarà presente lasciando l’incarico al vicepresidente Manousakis che ha rassegnato le dimissioni da segretario generale del ministero dell’Economia.

Il pacchetto di riforme ha già superato il primo ostacolo: è stato, infatti, approvato dalle quattro commissioni parlamentari di Finanze, Affari Sociali, Pubblica amministrazione e Produzione e commercio. Ora deve passare all’aula del Parlamento dove la decisione verrà presa in serata o nella notte. Oltre 109 membri su 201 del comitato di Syriza si sono dichiarati contro l’accordo fatto da Tsipras con l’Europa: “Il 12 luglio a Bruxelles è stato compiuto un colpo di stato che prova che l’intento dei vertici dell’Europa era quello di annichilire in modo esemplare un popolo, colpevole di aver immaginato un altro percorso alternativo a quello neoliberista dell’austerità estrema. Un colpo di stato che va contro ogni concetto di democrazia e sovranità popolare”.

Il governo di Tsipras continua a perdere pedine importanti: questa mattina la vice ministro delle Finanze, Nadia Valavani, si è dimessa spiegando che non può votare le misure di austerità con cui la Germania vuole “umiliare completamente il governo e il paese”. Secondo lei, il governo tedesco vuole solo che Tsipras faccia approvare le nuove riforme e poi venga sostituito.