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Informa Mentis: oltre la normalità, le ragioni dell’agire umano

 

Superare la quotidianità, non per noia, ma per spirito di osservazione e desiderio (o necessità) di padroneggiare se stessi, prima che l’ambiente esterno. Sempre più spesso, chi si lascia vivere passivamente prende il posto di chi vive da agente attivo: la differenza tra i due è la consapevolezza, a parer mio. E’ un concetto preso in prestito da uno psicoanalista e psichiatra ungherese, Sàndor Ferenczi, che scrisse un’opera ormai introvabile: “Il problema dell’affermazione del dispiacere” (1926) ed individuò proprio in questa frase la radice della maggior parte dei danni psicologici lamentati dai pazienti dei suoi colleghi contemporanei. Informa Mentis nasce con la promessa di offrire uno sguardo alternativo e positivo a quello del senso comune e dei media, una prospettiva sempre guidata dall’occhio della scienza per provare a rendere più chiari i meccanismi che sottostanno alla normalità di una vita che sembra sempre più sfuggente, ma di cui siamo ancora protagonisti. Quante volte capita di chiedersi il perché delle più comuni azioni volontarie e non, di automatismi, di atteggiamenti o risposte incomprensibili ad eventi cui la nostra reazione sarebbe ben diversa?

Il primo intento è soddisfare un bisogno d’informazione o anche controinformazione riguardo ciò che la mente fa aggirando lo stato di consapevolezza, restituendo l’onere (che poi diventerà onore) delle proprie azioni a chi si è già messo in gioco, nel leggere queste parole e le successive che riempiranno questa sezione del sito. Questo perché ricercare le ragioni di ciò che accade equivale a sottoporre al dubbio le proprie certezze e convinzioni, su cui si può aver basato un’intera vita in alcuni casi, e quindi diventa ben chiaro il motivo per cui molte persone scelgono di ignorare consciamente o anche inconsciamente molte verità che si ritrovano davanti. Per questo una buona metà dei contenuti pubblicati in questa sezione sarà dedicata a sfatare certi miti sul comportamento umano, oppure a spiegarne alcuni spesso incompresi, con l’aiuto delle informazioni fornite da vasti campi di sapere quali le neuroscienze e la psicologia.

La prima fonte risulta fondamentale per questo scopo, semplicemente perché ormai è indiscusso che la mente derivi da connessioni neuronali più o meno definite e che quindi tutto ciò che arriva al (e aggiungerei anche “dal”) cervello non può che influenzarne l’attività. Si tratta di un concetto così complesso che preferisco restare sul generico in questa presentazione e lasciare al lettore stesso il piacere di scoprire cosa s’intende davvero quando si parla in termini di attività cerebrale, di neuroni che ricevono e restituiscono impulsi-risposta destinati a divenire comportamenti all’apparenza semplici. Dal suo canto, la psicologia in genere ha proprio questo proposito: unire la componente comportamentale con quella intesa letteralmente “sub-conscia”, che sia essa attribuita all’inconscio, all’attività cerebrale o a meccanismi di altra natura.

Tuttavia, Informa Mentis non sarà solo l’angolo della scoperta di ciò che la normalità cela all’occhio meno attento e/o consapevole, ma darà spazio anche a notizie attuali su questo stesso piano: nuove teorie, avanzamenti nell’applicazione scientifica, nuovi approcci e ricerche importanti, sia italiane che estere. Molti concetti saranno semplificati per chi desidera una lettura non manualistica sugli argomenti trattati, che di volta in volta potrebbe risultare pesante da elaborare individualmente, ma tengo anche a soddisfare chi è già abbastanza ferrato e predilige un approccio tecnico, aggiungendo delle note se necessario o integrando entrambe le prospettive. Se quanto esposto ha suscitato il vostro interesse, continuate a seguirci per scoprire nel dettaglio i contenuti che tratteremo. Buona Lettura.