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Siria, Isis distrugge l’arco di trionfo di Palmira

SIRIA – I militanti dello Stato Islamico domenica 4 ottobre hanno fatto esplodere l’arco di trionfo di Palmira, secondo quanto confermato lunedì mattina da Mamoum Abdelkarim, sovrintendente alle antichità siriane. L’ennesimo sfregio e attacco ai monumento artistici della città antica siriana. Non è la prima volta, infatti, che i militanti dell’Isis distruggono le opere d’arte disseminate nel Paese.

Lo scorso agosto l’Isis aveva già fatto saltare in aria i templi di Bel et Baal Shamin, due gioielli della città appartenente all’antico Impero Romano d’Occidente, classificata come patrimonio mondiale dell’umanità. Lo Stato Islamico aveva inizialmente fatto sì che la notizia si diffondesse e solo in seguito aveva pubblicato immagini e comunicati in merito. A inizio settembre, sono state alcune tombe a torre di epoca romana a finire nel mirino dei militanti dell’Isis.

L’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo, che si trova a Londra e dispone di una vasta rete di informatori, e un militante locale, Mohammad al-Homsi, citato dall’Agence France presse, avevano dato l’annuncio della distruzione dell’arco domenica, senza precisare il giorno in cui fosse avvenuta. L’Osservatorio siriano ha riportato che l’Isis avrebbe distrutto l’arco a causa degli ornamenti presenti sulle colonne, considerati come idolatria. Mamoum Abdelkarim ha dichiarato: “Si tratta di una distruzione metodica della città. Vogliono raderla completamente al suolo”, l’uomo ha spiegato che dalla presa di Palmira, il 21 maggio, stanno subendo uno choc dietro l’altro. “Sappiamo che lo Stato Islamico ha assediato altri monumenti: vogliono distruggere l’anfiteatro, i colonnati. Temiamo per tutta la città antica. È necessario che la comunità internazionale trovi il modo per salvare Palmira”, ha implorato in fine l’uomo.