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Falconara, carabiniere eroe salva donna dal suicidio

FALCONARA – Nel primo pomeriggio di venerdì, il carabiniere Carlo Morresi è riuscito a sventare un tentativo di suicidio da parte di una donna polacca di 43 anni. La suicida era salita sul cavalcavia pedonale della stazione di Falconara e aveva deciso di buttarsi perché depressa per la morte della figlia avvenuta 7 anni prima. Inutili i primi tentativi di soccorso perché la donna aveva rifiutato ogni tipo di dialogo. “Non mi capisce nessuno, non ce la faccio più, mi voglio uccidere”, gridava fuori controllo. I treni si sono arrestati e, tra alcuni passeggeri costretti a fermarsi, c’erano anche alcune persone che incitavano la donna a buttarsi pur di riprendere la normale corsa del treno.

Tra la folla dei curiosi accorsi sul posto era presente anche l’appuntato Morresi di 51 anni, in servizio dal ’95. Quasi un mese fa il carabiniere aveva sventato un altro tentativo di suicidio di un uomo che cercava di buttarsi dal ponteggio di un palazzo. Morresi era in borghese e ha cominciato a parlare con molto tatto alla donna. All’inizio sembravano inutili i discorsi su Dio o sul coraggio di vivere perché la polacca continuava a fissare nel vuoto. Il carabiniere è allora riuscito a toccarla infilando una mano nella grata che separa il cavalcavia dal cornicione e le ha sussurrato “Per favore, oggi non deve morire nessuno”.

La donna aveva scambiato Morresi per un medico. “Le ho proposto una scommessa: – ha riferito Morresi – io ti mostro il tesserino da carabiniere e tu mi dai la mano, se te ne vai, non te ne vai da sola. Così sono riuscito ad afferrarla, lei ha chiuso gli occhi e ho capito che si fidava”. Tra i due c’è stato un lungo abbraccio subito immortalato dalle fotocamere. “Non ho bisogno di rivederla – ammette Morresi riferendosi alla foto – ricordo tutto di quell’abbraccio, quando salvi una persona è come se la conoscessi da sempre. Adesso lei si sta riprendendo, presto andrò a trovarla”.