Andrea Caschetto ha 25 anni e proviene da Ragusa. Quando aveva 15 anni gli diagnosticarono un tumore al cervello. Poche settimane dopo ha affrontato l’operazione, ma la convalescenza è stata lunga e ricca di problemi. Il ragazzo frequentava la scuola e seguiva dei corsi privati, ma alla sera non ricordava più nulla di ciò che era stato spiegato. Caschetto ha perso quell’anno scolastico, vittima anche dei professori che pensavano si approfittasse della sua condizione e chiamarono la sua operazione all’emisfero sinistro “un piccolo interventuccio”.
Nel 2009 è avvenuta la svolta. Andrea, per la prima volta, è andato in Africa e al suo ritorno in Sicilia ricordava le facce dei bambini, le attività svolte con loro e le emozioni provate. “Ho iniziato a chiedermi il perché di questi ricordi – afferma Andrea -. Ho scoperto che tutto ciò che colpisce i nostri sentimenti rimane per sempre nella memoria a lungo termine. Così ho iniziato a memorizzare con le emozioni e le immagini”. Grazie a questo metodo, è riuscito a laurearsi e ad acquisire un master.
Attualmente Andrea viaggia ancora in Africa dove raccoglie fondi per i piccoli in difficoltà. Lì ha deciso di festeggiare la sua “rinascita” facendosi una foto tra i bambini africani dove mostrava la cicatrice dell’intervento per la rimozione del tumore. L’immagine, condivisa su Facebook, è diventata virale in poco tempo e ha superato i 125 mila mi piace ed è stata condivisa oltre 65mila volte. “Non avete bisogno di un tumore per amare qualcosa che possiamo perdere ogni giorno – ha scritto Andrea sul social network-. Affrontate le vostre giornate ringraziando la vita. Solo così tutti i vostri problemi, non saranno solo tali, ma saranno delle piccole situazioni da trasformare in positività nel miglior tempo possibile”.