“Ora tocca a Roma, Londra e Washington”, questa la dichiarazione di guerra lanciata dall’Isis su Twitter dopo i vari post in merito agli attacchi di Parigi al grido di “#Parigi in fiamme”. La rivendicazione da parte dello Stato Islamico, però, non è ancora ufficiale seppur non manchino chiari riferimento sui canali social: “Ricordate, ricordate il 14 novembre di #Parigi. Non dimenticheranno mai questo giorno, così come gli americani l’11 settembre”.
Terrore e paura senza precedenti a Parigi. Le ultime notizie parlano di oltre 120 morti a seguito di sette attentati: sparatorie e alcune esplosioni vicino allo stadio. Circa 70 ostaggi sono stati uccisi a sangue freddo all’interno del teatro Bataclan, ma cerchiamo di fare ordine nella miriade di informazioni che provengono da tutto il mondo.
STRAGE AL TEATRO – Nella sala concerti del Bataclan, dove c’era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo “Eagles of death metal”, un gruppo di terroristi ha gridato “Allah è grande” aggiungendo anche frasi sulla Siria. Poi hanno aperto il fuoco sul pubblico provocando la morte di centinaia di persone uccidendole una a una. Alcuni testimoni hanno confermato che uno dei terroristi gridava di continuo “Allah u Akbar”.
ESPLOSIONI ALLO STADIO – A Saint-Denis, vicino allo stadio, si sono verificate tre esplosioni che hanno sconvolto gli spettatori della partita amichevole Francia-Germania. I giocatori, all’udire del boato, si sono fermati, alcune persone sono riuscite a uscire mentre altre sono rimaste bloccate dalla polizia fino al termine della partita. Il presidente Francois Hollande, presente al match, è stato immediatamente evacuato. Il bilancio è di circa 30 morti.
ASSALTO AL RISTORANTE – Una sparatoria avvenuta in un ristorante del decimo arrondissement di Parigi ha causato la morte di decine di persone. Un’altra si è verificata sulla rue de Charonne: dodici persone a terra secondo quanto riferito I-Télé. Il terrorista sembra sia stati ucciso dalle forze dell’ordine.
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