Queste secrezioni sono state fatte fermentare e mescolate in una ciotola con farina ed acqua. La ragazza ha osservato la fermentazione documentando l’esperimento con delle foto che sono state postate sui sociali. Il web ha subito reagito con disgusto. In molti l’hanno accusata di aver fatto passare l’appetito e la voglia di mangiare pane, altri di essere malata. Alcuni l’hanno criticata di non rispettare le normali pratiche igieniche.
Secondo Zoe, invece, una volta che il fungo responsabile della candida viene cucinato diventa innocuo. L’unico rischio che si incorre seguendo questo procedimento è quello di non far lievitare l’impasto per il pane. Zoe sottolinea, infine, che non la sua non è una protesta femminista o una forma artistica. Considera solo la propria vagina come un forno sperimentale personale. La blogger puntualizza inoltre di non essere la prima ad aver usato secrezioni corporee come ingrediente in cucina.