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VNews24 al “Job e orienta” di Verona, la mostra sull’orientamento

Nelle giornate del 26,27 e 28 novembre si è tenuto a Verona il 25esimo JOB&Orienta. Il salone è un convegno nazionale di orientamento, scuola, formazione e lavoro. Nella scorsa edizione, i visitatori sono stati oltre 65mila, gli eventi in programma oltre 150 e 500 le realtà in rassegna. Lo scopo di questa manifestazione è permettere ai giovani di trovare informazioni e strumenti utili per orientarsi sia all’interno del panorama scolastico che di quello lavorativo. Il salone offre infatti una moltitudine di esperienze e realtà nazionali, ma è anche luogo di dibattito, convegni e seminari dove prendono la parola sia gli esperti che i giovani.

Il tema centrale dell’edizione di quest’anno era: “Il lavoro, una realtà che educa”. JOB&Orienta ha creato dei percorsi scuola-lavoro. Ha inoltre invogliato le istituzioni scolastiche e universitarie a non promuovere corsi di studi che non offrono accesso al mondo del lavoro. È necessario infatti intervenire sulla preparazione dei ragazzi al mondo del lavoro  considerando che 8 milioni di persone in Italia non sono state adeguatamente preparate per entrare nell’ambito lavorativo. Vnews24 ha visitato per voi il salone per verificare se tutte queste attese sono state mantenute.


PERCORSI ESPOSTIVI. Il JOB&Orienta è stato ospitato da VeronaFiere, luogo facilmente raggiungibile con ogni mezzo di trasporto. L’ingresso era libero, anche se era necessaria una registrazione da fare precedentemente online o al momento dell’arrivo. Il salone si divideva in 2 padiglioni: il 6 ospitava l’area dell’università, della formazione e del lavoro, mentre il 7 il mondo dell’istruzione. Ogni area tematica seguiva diversi percorsi, segnalati anche da colori differenti.

L’area università, formazione e lavoro si divideva in formazione accademica (percorso blu), formazione professionale (percorso argento) e lavoro e alta formazione (percorso rosso). Nella prima, era presente un ampio ventaglio di atenei italiani (oltre 70), istituti e accademie straniere e italiani. Nel corso di ogni giornata era inoltre possibile simulare i test per l’ammissione alle università a numero chiuso. Il secondo percorso era indirizzato ai più giovani  ed erano presenti degli istituti tecnici e una rassegna di molti mestieri.  Nell’ultimo percorso, infine, i giovani potevano venire direttamente a contatto con il mondo del lavoro. Sicuramente l’intento di JOB&Orienta era quello di offrire un percorso chiaro e lineare, ma alla fine poteva risultare caotico. Se i giovani fossero stati sprovvisti della cartina dei padiglioni, avrebbero difficilmente trovato ciò che interessava loro.

All’interno del padiglione sull’istruzione c’erano le aree educazione e scuole (percorso arancione), tecnologie e media (percorso oro) e lingue straniere e turismo (percorso verde). Il primo offriva una panoramica sui percorsi formativi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, affiancata da altre associazioni e istituzioni che offrivano informazioni a docenti e studenti. In questo percorso erano presenti anche interessanti progetti di sensibilizzazione. Il percorso oro offriva invece le soluzioni tecnologiche e innovative per la didattica e i media. Infine, il percorso delle lingue straniere e del turismo offriva informazioni su stage all’estero, viaggi studio e corsi di lingue straniere. Anche qui, i percorsi potevano risultare confusionari.


MONDO UNIVERSITARIO E LAVORATIVO. Il padiglione 6 si rivolgeva soprattutto a giovani che stanno per finire la scuola secondaria di primo grado. A dispetto del fatto che “l’università non serve a trovare lavoro”, la maggior parte dei ragazzi si stava informando su questo. Molti di loro, infatti, cercavano di carpire più informazioni possibili su una data università o su uno specifico percorso di studi, facendo anche paragoni con altre istituzioni. Un punto sicuramente positivo è che JOB&Orienta offriva una moltitudine di opzioni e ciò permetteva ai ragazzi con le idee più o meno chiare di indirizzare il loro cammino. Purtroppo, per coloro che del loro futuro non hanno certezze, il tutto poteva risultare dispersivo. Ovviamente, ogni stand cercava di presentare i propri punti di forza mettendo in ombra quelli di debolezza, e ciò non giova sicuramente alle giovani menti ancora in balia del vento. Bisogna inoltre ricordare che, in alcuni casi, le informazioni fornite potevano essere trovate facilmente online. D’altra parte, per alcuni è sempre meglio parlare faccia a faccia con qualcuno che quell’esperienza la sta vivendo. I ragazzi avevano inoltre modo di toccare con mano alcune università italiane geograficamente lontane dalle loro residenze  (es. Pisa, Siena ecc.).

Oltre al mondo universitario, questo padiglione offriva anche delle esperienze completamente diverse e inerenti al mondo del lavoro. Un esempio è dato dalle scuole di Shiatsu le quali offrivano un massaggio gratuito a vari parti del corpo. Sicuramente il massaggio era piacevole e rilassante (abbiamo testato, e siamo rimasti piacevolmente meravigliati dall’abilità dei maestri), ma come confermato anche dal direttore di una scuola, forse questa non sarebbe stata una scelta immediata dopo le scuole superiori. Un’altra iniziativa era quella di una scuola di acconciatori, i quali offrivano taglio di capelli per coloro che volevano mettersi in gioco. Un altro esempio di questo settore sono state le varie istituzioni di cucina che illustravano la preparazione di piatti particolari che poi offrivano ai giovani affamati. Questo percorso era certamente interessante, anche se c’è da chiedersi se i giovani volessero solo ricevere dei trattamenti gratis. Molti ragazzi scelgono infatti questi tipi di percorso solo dopo aver concluso la carriera scolastica.

Con grande sorpresa, il settore dedicato al mondo del lavoro era poco frequentato. Da questo abbiamo capito che i ragazzi (almeno quelli del JOB&Orienta) sembrano decisamente più interessati al mondo universitario. Dobbiamo però sottolineare che questa sezione non sembrava offrire dirette opportunità di carriera, ma solo una visione d’angelo sul mondo del lavoro. Inoltre, sembravano mancare esempi di opportunità di giovani che l’università l’hanno già finita e cercano un primissimo inserimento nel mondo del lavoro.

INTERVISTE AI RAGAZZI. Vnews24 ha deciso di raccogliere alcune impressioni su questo padiglione del JOB&Orienta. La maggior parte di loro frequentano l’ultimo anno della scuola superiore e si sono recati a questa fiera per avere una visione d’insieme di cosa li aspetta dopo la maturità. Altri hanno simpaticamente ammesso di essere lì “solo per saltare un giorno di scuola e fare un giro a Verona”. Non tutti i ragazzi avevano preso una decisione su cosa fare e alcuni hanno ammesso che JOB&Orienta ha certamente aiutato. Generalmente, avevano delle opinioni molto positive sull’esperienza vissuta. Ci sono stati alcuni che ritenevano invece che l’ambiente fosse troppo diversivo e le informazioni fornite inutili perché disponibili anche online. Molti di loro si sono recati a VeronaFiere con diversi mezzi di trasporto, mentre in alcuni casi le scuole hanno organizzato delle piccole uscite di classe.

MONDO DELL’ISTRUZIONE. Quello che ci ha lasciato esterrefatti da questo padiglione sono state le esperienze interattive. I visitatori, nello Spazio Show, hanno potuto assistere a sfilate di moda e performance artistiche che includevano anche la musica dal vivo. Un altro stand che ha sicuramente attirato la nostra attenzione era il servizio di consulenza gratuito di ginecologia. Le ragazze interessate potevano infatti ricevere parlare in privato con un esperto e affrontare temi caldi come quello dell’uso di contraccettivi orali. Sempre nell’ambito della salute, sono stati allestiti un campo da badminton e un mini campo di golf. Gli interessati potevano quindi mettersi alla prova in questi settori. Il messaggio che JOB&Orienta voleva dare è che, oltre allo studio, non bisogna mai lasciare da parte la salute e l’attività fisica.

Sempre in ambito salute, c’erano delle simpatiche attività relative alla sicurezza stradale. In una di queste, i ragazzi dovevano indossare degli occhiali che simulavano la percezione della realtà degli ubriachi. Con questi, dovevano camminare su un semplice percorso. L’attività era certamente curiosa, ma finalizzata a dimostrare cosa succede se si abusa dell’alcol. Coloro che guardavano i propri amici eseguire quel semplice tragitto con molta difficoltà, dovrebbero aver capito cosa significa mettersi alla guida in certe condizioni. Sempre in questo ambito, per i più “piccoli” venivano offerte delle simulazioni gratuite di guida. I ragazzi non patentati potevano infatti testare un simulatore e fare il primo saluto alla guida manuale. Infine, c’era la possibilità di venire ribaltati in auto. I giovani venivano messi alla guida di un auto speciale dove dovevano legarsi. Fatto ciò, l’autovettura si ribaltava (in sicurezza) e i ragazzi, con l’aiuto di un esperto, dovevano cercare di uscire. Quest’attività era svolta soprattutto per far capire cosa succede in casi di incidenti d’auto e offrire dei consigli nei casi in cui si venisse intrappolati all’interno della propria autovettura.

Sempre in questo padiglione, venivano offerte informazioni su viaggi all’esterno. Molte istituzioni spiegavano ai giovani le problematiche che avrebbero potuto affrontare se avessero deciso di lavorare o studiare all’estero. Alcuni offrivano anche viaggi studi o il servizio di ragazza “alla pari” nel continente americano. Queste attività erano certamente utili per coloro che preferivano diventare dei “cervelli in fuga” oppure provare una forma particolare di esperienza lavorando all’estero.

Per i ragazzi, questo padiglione era certamente il più simpatico ed interessante. Probabilmente, qui l’obiettivo non era indirizzare i giovani ad una specifica professione, ma far capire loro che, oltre al lavoro e all’istruzione, ci sono anche altri aspetti della vita quotidiana che non devono mai essere trascurati.

OPINIONE FINALE. Job e Orienta, anche quest’anno, ha attirato una moltitudine di ragazzi e ha mostrato loro cosa si nasconde dopo la scuola dell’obbligo. Certamente indirizzata per i più giovani, sembra però aver messo in secondo piano coloro che cercano di capire cosa fare dopo l’università. Anche se suddiviso in vari settori, i percorsi potevano risultare caotici e poco chiari (perché non riunire tutto il mondo dell’istruzione in un unico padiglione?). La nostra impressione, salvo piccole note negative, è stata comunque positiva. Consigliamo il prossimo Job e Orienta a coloro che hanno già un’idea di cosa fare dopo la maturità, mentre invitiamo coloro che ancora non ne hanno una di crearsela al fine di evitare unlteriore confusione.