Le variazioni di luce o di buio, nel corso della giornata, hanno effetti diversi per ciascuno di noi. Ecco perché alcuni sono più produttivi ed efficienti di mattina mentre altri preferiscono la sera. Siamo dotati, infatti, di un orologio biologico che ci fa vivere le diverse ore del giorno in modo diverso: dai mattinieri, ai nottambuli e a quelli che semplicemente si collocano nel mezzo.
L’orologio biologico interno determina il cronotipo, una sorta di categoria che segnala il momento della giornata in cui siamo più attivi e operativi, che è diverso per ogni individuo. È abbastanza semplice capire a quale cronotipo apparteniamo, basta infatti provare per un paio di settimane ad andare a letto appena ci sentiamo stanchi e svegliarsi senza ricorrere alla sveglia.
L’idea che sia meglio svegliarsi presto la mattina risale alla notte dei tempi, d’altronde è noto a tutti il proverbio “il mattino ha l’oro in bocca” e anche Aristotele affermava che “svegliarsi prima dell’alba è raccomandabile e costituisce una sana abitudine”. Benjamin Franklin invece sosteneva che coricarsi presto e svegliarsi all’alba rendessero l’uomo sano, ricco e saggio. Uno studio del 1998 evidenzia che le persone sembrano diventare più passive nel corso della giornata, ragione per cui i compiti più importanti dovrebbero essere svolti al mattino. Sunita Sah, una scienziata del comportamento della Georgetown University, ha studiato a lungo l’influenza degli orari e delle situazioni sulla nostra vita e sul nostro comportamento. Secondo i suoi risultati gli orari che scandiscono le nostre giornate potrebbero influire anche sul piano morale. Con il suo team, la studiosa ha esaminato se determinati orari possono interferire con le possibilità che una persona imbrogli. I soggetti studiati sono stati sottoposti a prove fisiche e intellettuali e in entrambi i casi potevano imbrogliare.
Dagli esperimenti si evince che i mattinieri tendono a imbrogliare meno se sottoposti a test nelle prima ore della giornata, ma anche i nottambuli imbrogliano meno di sera. Dunque nessuna delle due categorie è superiore. Ora Sunita Sah sta studiando persone con specifiche responsabilità etiche legate alla loro carriera, come consulenti finanziari e medici. La ricercatrice crede che potrebbero prendere decisioni più ragionate se i loro orari lavorativi coincidessero con i loro cronotipi. “Dobbiamo pensare alla qualità del lavoro e dei processi cognitivi. È molto meglio soddisfare le persone con orari e strutture modellati in base al loro cronotipo piuttosto che imporre a tutti gli stessi orari”, ha affermato.
Dal momento che la nostra società offre più benefici e predilige chi è più attivo di mattina, i mattinieri sono i favoriti e i più fortunati. Tuttavia anche i nottambuli possono finalmente stare tranquilli, finalmente potranno provare di non essere né immorali né pigri, ma si sa, al mondo “chi dorme non piglia pesci“.