Nel corso della trasmissione, è stato chiesto il parere di Anne Leszkovicz, docente di ingegneria chimica all’università di Tolosa. La donna, in seguito a diverse segnalazioni di allevatori che vedevano morire i propri cuccioli senza apparente motivo, ha analizzato i cibi che venivano utilizzati. La Leszkovicz ha dichiarato: “In effetti i problemi sono emersi a seguito dell’introduzione dei cereali nei croccantini, prima di allora non ce n’erano stati”. Nei cibi analizzati, almeno un quarto conteneva allarmanti livelli di micotossine: “Le diverse micotossine possono generare i tumori. L’aflatossina colpisce il fegato, l’ocratossina i reni, la fumonisina l’apparato digerente. Il cane è l’animale più sensibile all’ocratossina che può indurre il tumore al rene”.
Le etichette dei croccantini, infatti, sono molto generiche e non indicano nello specifico cosa sia inserito negli alimenti. I tipi di carne, pesce e cereali che vengono usate spesso non vengono definite. Le industrie alimentari utilizzano gli scarti che vengono poi rivenduti a prezzi esorbitanti. Molti prodotti, inoltre, vengono… (continua a leggere) testati direttamente su poveri animali. L’unica cosa che rimane da fare è affidarsi al parere di un bravo veterinario non corrotto dal commercio delle multinazionali e che possa consigliare il meglio per i nostri animali.
Quindi mi raccomando diffidate sempre delle pubblicità “meravigliose” nel quale si vede il solito gatto da primo premio che si mangia di gusto i croccantini, e fate più attenzione all’etichette e ai pareri del vostro veterinario.
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