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Corpo umano, ecco le 9 bugie a cui tutti credevamo

Sul corpo umano se ne sono dette e se ne continuano a dire di tutti i colori, si passa dai falsi miti alle scomode verità e alle grandi scoperte che ci lasciano a bocca aperta. Tuttavia ci sono 9 detti sul nostro corpo che tutti ritengono veri, ma che in realtà sono solo bugie.

1) Le unghie crescono anche dopo la morte. Molti credono che le unghie, e i capelli, crescano continuamente anche dopo il decesso, ma non è vero. Le unghie sembrano crescere perché la nostra pelle si disidrata e ritirandosi le espone maggiormente. Con il decesso anche le cellule del nostro corpo cominciano a morire perché l’apporto di ossigeno ai tessuti si interrompe cessando la produzione di glucosio, essenziale per la crescita cellulare. Sembra che le cellule che producono le unghie smettano di operare 12 ore dopo la morte, è quindi impossibile notare una crescita dell’unghia.

2) Il ciclo mestruale segue le fasi della Luna. Se questa affermazione corrispondesse alla realtà allora tutte le donne dovrebbero avere le mestruazioni contemporaneamente. Il mito che la Luna influenzi il ciclo mestruale è originato dal fatto che la durata del periodo che porta alla maturazione degli ovuli, 28 giorni circa, e quella della lunazione, 29 giorni circa, si assomigliano.

3) Tagliare i capelli ne favorisce una crescita più rapida. Falso. La sola parte attiva del capello e che ne regola la crescita è il follicolo pilifero. Si tratta di una struttura che produce il capello e si trova nella cute e che non può essere in alcun modo influenzata dal taglio.

4) I nostri sensi sono solo 5. I sensi sono molti di più. Possediamo, infatti, la proprioconcezione, ovvero il senso che ci fa sentire la posizione del corpo e ci permette di adattare la tensione muscolare e la posizione delle articolazioni. C’è il senso dell’equilibrio e dell’accelerazione che fanno sì che il corpo adatti postura e movimenti grazie all’apparato vestibolare situato nell’orecchio interno. Riusciamo anche a capire la temperatura dell’ambiente che ci circonda, grazie ai recettori sensibili a caldo e freddo di cui è dotata la nostra pelle. Siamo anche dotato di nocicettori, terminazioni nervose libere che ci permettono di sentire il dolore.

5) Sfruttiamo solo il 10% del cervello. La bugia si è diffusa a partire dalle dichiarazioni dello psicologo William James, che ha affermato che utilizziamo solo una misera parte delle nostre possibilità mentali. L’imaging cerebrale ha dimostrato però il contrario evidenziando che la maggior parte del cervello è attiva e operativa anche durante le attività più semplici e banali come dormire.

6) Si può rimanere incastrati facendo l’amore. Altro grande falso mito: non esistono casi clinici documentati che presentino casi del genere. È vero che la vagina, durante l’orgasmo, si contrae, ma subito dopo si rilassa. Anche il glande, dal canto suo, si gonfia, e se capitasse che entrambi gli organi si ingrossino contemporaneamente dopo pochi minuti tutto tornerebbe alla normalità.

7) Scrocchiare le dita favorisce l’insorgere dell’artrite. La bugia è stata dimostrata da un medico americano, Donald Unger, che per 60 anni ha fatto scrocchiare ogni giorno solo le dita della mano sinistra senza alcuna conseguenza. Grazie al suo esperimento, di cui è stato la cavia, gli è stato conferito il Premio IgNobel per la Medicina nel 2009.

8) Le macchie bianche sulle unghie segnalano una carenza di calcio. Un’altra delle bugie più diffuse. Uno studio condotto dall’Università di Cardiff ha dimostrato che non c’è alcun legame tra le antiestetiche macchioline bianche e un’eventuale carenza di calcio. I dermatologi sostengono che si tratterebbe di una conseguenza a piccoli traumi subiti dall’unghia e sono del tutto innocue.

9) La lingua percepisce i sapori in zone diverse. I gusti sono percepiti su tutta la superficie della lingua grazie alle papille linguali. La bugia della “mappa dei sapori” risale al 1901 quando, in un articolo pubblicato dallo scienziato tedesco David Hanig, si spiegava che la sensibilità ai sapori di alcune persone fosse percepita in modo più forte in alcune zone. Anche lo psicologo americano Edwin Boring sostenne l’idea nel 1942 dopo aver letto, ma tradotto in modo errato, gli studi di Hanig. Solo la scienziata Virginia Collings, nel 1974, ha dimostrato che la lingua è recettiva a ogni sapore su tutta la superficie.