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Ericsson, report choc: 8 utenti su 10 dicono “si” al chip

Una sorprendente rivelazione emerge dall’analisi dell’Hot Consumer Trends, il report annuale di Ericsson che fotografa il nostro rapporto con i media tecnologici ed anticipa le possibili tendenze dell’immediato futuro. Il Mondo è sempre più legato alla tecnologia portatile: quasi non esiste una persona sull’intero Globo che non possegga uno smartphone od un tablet, e che non lo utilizzi per chattare, navigare, condividere contenuti online. La vera sorpresa, però, riguarda l’improvvisa svolta “cyber” della popolazione media, con delle percentuali a dir poco da capogiro.

CHIP A FIN DI BENE. L’utenza globale è sempre più “cyber-friendly”: lo rivela il report Ericsson, che mette in evidenza come ben 8 persone su 10 acconsentirebbero all’innesto sottocutaneo dei cosiddetti “Internables”, ovvero dei chip che hanno il compito di controllare o gestire le nostre funzioni vitali. Con buona pace dei “complottisti”, che urlano allo scandalo per la possibilità, non proprio remota, che tali “corpi estranei” possano essere usati per controllare ogni singolo individuo. Suggestione o dura verità?

Altri aspetti meno controversi trapelano dalla ricerca annuale firmata Ericsson. I social sembrano non essere più guardati con sospetto dall’utenza media che, attivissima online, vanta una presenza costante in almeno 2 social network nel 67 % dei casi. Numeri che fanno riflettere, come quelli riguardanti la fascia di platea più giovane, ovvero quella tra i 16 e i 19 anni di età, attivissima su YouTube. Lo streaming in rete è un altro importante baluardo del popolo del web: almeno il 45% della popolazione attiva in rete preferisce, ai televisori ultrapiatti da miliardi di pollici, il più piccolo ma onnipresente schermo di smartphone o tablet.