“Più la realtà virtuale diventa realistica e quindi capace di imitare o persino migliorare le esperienze sessuali con un essere umano, più sarà probabile che alcuni uomini scelgano il sesso con una bambola, rispetto ad un partner umano meno perfetto” ha affermato la dottoressa Driscoll. La studiosa ha inoltre aggiunto che non è da escludere la possibilità che un uomo si innamori della sua compagna virtuale. Nel 2007, il ricercatore dell’Università di Maastricht, David Levy, affermò che entro il 2050 gli uomini potranno sposare dei robot e persino consumarne il matrimonio. Levy ha sottolineato che più le bambole sessuali sembreranno reali, più diventeranno il partner ideale per alcuni uomini nella loro vita.
Il futurologo Ian Pearson ha predetto che gli sviluppi tecnologici nell’ambito del sesso porteranno ad un superamento della relazione sessuale tra due umani, a vantaggio di quella tra un umano e un robot. “Molti bordelli e striptease club -conclude Pearson – includeranno dei robot per soddisfare le perversioni sessuali di alcune persone”. Matt McMullen, amministratore delegato di RealDoll, un’industria che si occupa della produzione di bambole sessuali, sta lavorando alla creazione di un nuovo robot capace di battere gli occhi e conversare.
Nel frattempo, Kathleen Richardson, docente dell’Università di De Montfort di Leicester, ha lanciato una campagna contro i robot sessuali nel Regno Unito. Richardson ha definito ‘inquietante’ questa nuova tendenza e ha ribadito che dovrà essere fermata. La dottoressa ha dichiarato che la creazione di queste bambole contribuirà al peggioramento delle relazioni tra uomo e donna, ma anche di quelle tra coppie omosessuali.