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Vende la figlia neonata per farla stuprare: condannata a 24 anni

STATI UNITI – Ha venduto la figlia neonata di 4 mesi, per cinquecento dollari, per permettere a uno sconosciuto di stuprarla per oltre un anno. Questa la tragica, e raccapricciante, vicenda accaduta nello Stato dell’Indiana, negli Stati Uniti. La piccola è stata violentata per ben 14 mesi mentre venivano anche registrati filmati pornografici: otto drammatici appuntamenti in cui la neonata è stata stuprata e violentata con il consenso della madre che voleva solo guadagnarci dei soldi.

Ora Natisha Hillard, di 27 anni e madre della piccola, di Gary in Indiana dovrà rimanere in carcere per 24 anni. L’uomo, autore delle violenze, si chiama Christopher Bour di 41 anni ed era entrato in contatto con la donna tramite un sito di appuntamenti. Una chat che è poi sfociata in un incontro e il conseguente scambio. Cinquecento dollari a Natisha per permettere a Christopher sia di abusare della sua bambina di appena 4 mesi che di filmare gli atti e salvarli sul computer. Gli incontri sono andanti avanti per 14 mesi in cui ad essere abusata è stata anche la figlia di Christopher di appena 3 anni.

Tali appuntamenti sarebbero potuti durare anni se l’uomo non avesse raccontato tutto alla sua massaggiatrice, chiedendole se voleva essere coinvolta negli abusi e girare un video insieme. La donna, in un misto di disgusto e incredulità, ha subito contattato l’Fbi che ha aperto le indagini. La conferma è giunta quanto un poliziotto, spacciandosi per la massaggiatrice, ha contattato Christopher chiedendogli dettagli in merito alla partecipazione nei video. Le sue risposte non hanno lasciato dubbi: la polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione sequestrando il pc con tutto il materiale pedo-pornografico spedendolo direttamente in carcere dove sta scontando l’ergastolo dal 2014.