“Ciao Darwin” è una trasmissione in cui due squadre si cimentano in varie sfide, dal canto alla prova di coraggio, dal dibattito al viaggio nel tempo. I concorrenti sono suddivisi in modo da formare gruppi opposti. Nei vari cast finora presentati, ci sono state le classiche opposizioni: uomini contro donne, mariti contro mogli, alti contro bassi, grassi contro magri, belli contro brutti… Ma anche abbinamenti basati sulla provenienza (settentrionali contro meridionali) e sulla professione (casalinghe contro donne in carriera). Anche il tema religioso non è stato escluso portando a confrontarsi caste contro libertine, atee contro credenti, amor sacro contro amor profano. Infine gli abbinamenti che più hanno fatto discutere, tra cui: bianchi contro neri, eterosessuali contro omosessuali.
“È inaccettabile – ha commentato la Cerutti – che ci siano programmi televisivi che vogliono alimentare xenofobia e omofobia”. Con l’influenza che hanno i media, è impensabile, a suo giudizio, che i programmi televisivi formino il proprio cast basandosi su “stereotipi, populismi e strumentalizzazioni”. La Regione Piemonte è in questi giorni impegnata nell’approvazione di una legge contro la discriminazione in ogni suo aspetto. La Cerutti è più che intenzionata a segnalare la situazione all’UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.