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Primo trapianto di testa eseguito su una scimmia, nel 2017 sull’uomo

Sergio Canavero, uno dei migliori neurochirurghi italiani, ha svolto un’operazione di trapianto della testa su una scimmia. L’intervento è stato eseguito in Cina perché il paese asiatico gli ha fornito i fondi e la tecnologia necessaria. Canavero, alla rivista “New Scientist”, ha raccontato che “l’animale è sopravvissuto alla procedura senza nessun danno neurologico di qualsiasi tipo”. L’èquipe del chirurgo ha realizzato con successo il collegamento dei vasi sanguigni, anche se ha tralasciato il midollo spinale. La scimmia è stata comunque soppressa 20 ore dopo il trapianto di testa per evitarle inutili sofferenze.

Canavero ha raccontato che un intervento del genere potrà essere effettuato anche sugli esseri umani nel giro di 2 anni. “È importante che la gente smetta di pensare che sia impossibile perché è assolutamente possibile, ci stiamo lavorando” ha aggiunto. L’operazione non potrebbe però essere eseguita in Cina per ragioni etiche e biologiche. L’unica soluzione sono i Paesi europei che però sembrano non interessarsi alla pratica.

Il novello “dottor Frankenstein” ha intanto contattato alcuni miliardari per ottenere i fondi necessari, tra cui anche Mark Zuckerberg, l’inventore di Facebook, per invitarli ad investire nel progetto. “Abbiamo dimostrato la validità del protocollo e alcune riviste scientifiche hanno accettato i nostri articoli in cui spieghiamo il metodo usato” ha spiegato Canavero. Nel frattempo è stato trovato anche il primo volontario pronto a sottoporsi ad un trapianto di testa. Si tratta del russo Valery Spiridonov, affetto da una rara malattia genetica.