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Roma, bimba muore in sala operatoria perché l’anestesista era al bar

ROMA – È emersa una nuova e inquietante pista nel caso di Giovanna Fatello, una bimba di 10 anni morta lo scorso 29 marzo del 2014 nell’ospedale “Villa Mafalda” di Roma. Quel giorno la piccola avrebbe dovuto sottoporsi ad un normale intervento di timpanoplastica per curare l’otite, ma 40 minuti dopo l’inizio dell’operazione, la bimba è stata dichiarata deceduta per un arresto cardiaco. I genitori di Giovanna non si sono dati pace e da allora stanno cercando di capire il motivo per cui la loro figlia è salita in cielo così presto.

Maria Rollo, sorella del titolare del bar interno alla struttura, ha fornito agli investigatori una nuova pista da seguire. La donna ha infatti dichiarato che quel giorno Pierfrancesco Dauri, l’anestesista che avrebbe dovuto tenere sotto controllo le condizioni di Giovanna, era al bar prendere un caffè con delle amiche. Il suo sostituto, il dottor Francesco Santilli, non era un componente dell’équipe e non era in grado di gestire correttamente la macchina dell’anestesia che ha causato dei problemi di ossigenazione e la morte alla bimba. Per il momento, rimangono indagati il dottor Dauri per omicidio colposo a causa della trascuratezza del monitoraggio di una paziente, Santilli perché sparito dai registri dell’ospedale in quanto lavorava in nero e altri 2 dottori.

Nel tentativo di limitare i danni, i medici hanno fornito varie versioni della vicenda. Secondo il Pm, la cartella clinica di Giovanna è stata modificata e l’ora del decesso posticipata di qualche ora. I dottori hanno anche ipotizzato che il problema sia stato causato dal malfunzionamento della macchina per l’ossigenazione. Si è infine parlato anche di un compenso di 200mila euro a Santilli per prendersi l’intera responsabilità della vicenda.