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Giorno della Memoria, il mondo ricorda le vittime dell’Olocausto

Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria per commemorare tutte le vittime dell’Olocausto, per ricordare per sempre i 6 milioni di ebrei brutalmente uccisi durante la seconda guerra mondiale. Il genocidio ordinato da Hitler, conosciuto anche con il nome di Shoah in ebraico, è stato perpetrato tra il 1941 e il 1945 mentre la guerra infuriava in Europa. In tutto il mondo ci saranno eventi per la Giornata della Memoria, durante la quale sono commemorati altri genocidi come quello in Cambogia, Ruanda e Darfur.

Il 27 gennaio 1945 nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, sono entrate le truppe dei sovietici, quasi 8 mesi prima della fine ufficiale della guerra. Prima dell’arrivo dei soldati però moltissimi prigionieri avevano già trovato la morte. Al momento della liberazione, ad Auschwitz restavano solo circa 7 mila persone ammalate e moribonde. Si stima che nei 5 anni di attività, siano state uccise 1,1 milione di persone nel campo di concentramento, il 90% delle quali erano ebrei. Il restante 10% era composto da diverse nazionalità tra cui rom, sovietici e polacchi. Un ebreo su 6 uccisi in guerra è morto ad Auschwitz, nell’ambito della Soluzione Finale di Hitler. Tra il 1942 e il 1945 tantissimi ebrei sono stati portati nei campi disseminati in Europa e massacrati brutalmente nelle camere a gas.

In apertura di seduta, l’Aula del Senato ha commemorato il Giorno della Memoria prima di lavorare sul decreto Ilva. Anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ricorda le vittime con un tweet: “Ricordo i viaggi ad Auschwitz con Nedo e gli studenti. MAI più!#giornatadellamemoria”. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, su Twitter, scrive: “Per le vittime, per noi tutti, perché il ricordo sia il riscatto dei popoli, perché i giovani conoscano.#maipiù#Shoah”.