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Doggy bag obbligatoria in Italia, raccolte oltre 20 mila firme

Una vera e propria lezione di civiltà, che invita a non sprecare il cibo non consumato nei ristoranti e che incoraggia contemporaneamente a compiere una buona azione, nei confronti dei soggetti più disagiati o dei nostri amici a quattro zampe. Incredibile, ma tristemente vero, il Bel Paese mostra tutta la sua arretratezza non solo in materia di unioni civili, ma anche su questioni ben più semplici che, più che dalle leggi politiche, dovrebbero essere amministrate dal buon senso. Così, mentre la Francia “obbliga” i ristoratori di munirsi di doggy bag, inaugurando così una proficua campagna anti-spreco, in Italia ci pensa la piattaforma Change.org a lanciare una raccolta firme cha ha già incassato oltre 20 mila consensi.

La questione doggy bag è diventata polverone dopo una recente visita della first lady statunitense Michelle Obama nel nostro Paese. Invitata in un noto ristorante della Capitale, la Obama chiese al cameriere una doggy bag, pratica più che sdoganata negli esercizi americani, ma giudicata ancora insolita in Italia. Eppure, la classica busta pensata per conservare gli avanzi della cena per i nostri amici a quattro zampe o – perchè no? – anche per noi stessi dovrebbe essere un diktat nei nostri centri di ristorazione.

Attualmente, in Italia solo la catena di pizzerie “Fratelli La Bufala – Pizzaioli Emigranti” garantisce l’asporto degli avanzi del proprio pasto con un tanto pratico quanto igienico cartone pizza pieghevole. Il noto brand ha risposto positivamente all’invito proposto nel corso della scorsa Expo milanese “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e, negli stessi giorni in cui la Francia ha reso obbligatorio l’uso della doggy bag, ha celebrato un anniversario piuttosto speciale, legato proprio all’adozione dei cartoni anti-spreco. La speranza che altri esercizi del commercio enogastronomico in Italia seguano l’esempio dei fratelli La Bufala ha spinto Corrado Finocchiaro a lanciare l’importante petizione su Change.org.

Lo spreco alimentare è una piaga che colpisce il nostro Paese e non solo. Si calcola che circa metà del cibo prodotto nel Mondo finisca nella spazzatura”, scrive Finocchiaro sulla pagina web dedicata alla raccolta firme, “In Francia, dal 1º Gennaio 2016, una legge “obbliga” i ristoranti a offrire ai propri clienti la “doggy bag”. L’invito è quello di seguire l’esempio transalpino, magari senza scomodare le massime autorità politiche, ma lasciandosi guidare da un pò di sano senso civico.

La petizione, attualmente appoggiata da 22.766 firme,sta ricevendo numerosi consensi in rete. “La lotta allo spreco alimentare è un dovere morale“, scrive a tal proposito uno dei firmatari della causa, mentre un’internauta paragona la mancanza della doggy bag nei nostri ristoranti ad “Una piaga, che deve finalmente sparire“. Del resto, perchè inquinare ed impoverire il Mondo piuttosto che sfamare una bocca, canina o umana che sia, con i golosi resti del nostro pranzo o della nostra cena? La speranza è che la raccolta firme promossa da Change.org porti ad un cambiamento dello stile di vita e degli ideali della popolazione italica.