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UK, adolescenti ingannate e costrette a prostituirsi da migranti

REGNO UNITO – Una gang di uomini romeni ha sfruttato le leggi europee sulla libertà di movimento per portare due adolescenti in Inghilterra con il pretesto di offrire loro un lavoro come cameriere in hotel, per poi obbligarle a prostituirsi. Le due ragazze erano segregate in piccole stanze e usate come schiave sessuali dai tre migranti. Il trio è stato arrestato nella loro abitazione a Preston nel corso di un raid della polizia, che ha salvato le due 18enni.

Secondo le indagini le due adolescenti hanno trascorso circa 2 settimane in Inghilterra e sono state costrette ad avere rapporti sessuali con alcuni clienti che rispondevano agli annunci pubblicitari su siti Internet. Le ragazze erano costantemente vittime di violenze e stupri da parte degli aguzzini e i tre romeni minacciavano anche di far del male anche alle loro famiglie se non avessero obbedito o avessero tentato la fuga.

Durante il processo, Marius Petre, di 26 anni e Adrian Matei, di 34 sono stati giudicati colpevoli per aver introdotto in Regno Unito delle persone per sfruttarle sessualmente, incitazione alla prostituzione per guadagno finanziario e stupro. Ionul Ion, di 35 anni, è stato giudicato colpevole per le gestione di un bordello e per stupro. Una delle ragazze ha dichiarato alla corte di aver incontrato Petre e Matei in una discoteca romena e di aver accettato di recarsi in Inghilterra per lavorare come cameriere per sostenere economicamente la madre povera.

“Una volta arrivate in Inghilterra, ci hanno detto quale sarebbe stato il nostro vero lavoro: saremmo state delle prostitute, schiave sessuali, e avremmo avuto dei clienti. Inizialmente non volevo farlo, poi però temevo che mi picchiassero e ho accettato”, ha raccontato una ragazza. I tre migranti hanno negato tutte le accuse, ma sono stati giudicati colpevoli dopo il processo e saranno condannati. La polizia ha affermato che entrambe le adolescenti saranno seguite perché tornino in Romania o rimangano in Regno Unito beneficiando dell’assistenza fornita agli immigrati.