Questo non aumenta di certo la quantità di lavoratori sul territorio italiano, ma permette alle famiglie e ai giovani di avere certezze e di costruire un futuro più stabile, migliora così la qualità della vita. Non ci sono stati cambiamenti rilevabili, invece, per i lavoratori indipendenti. Il picco di disoccupazione in Italia è stato raggiunto a Marzo 2015 e da allora con le nuove riforme il tasso di occupazione è aumentato esponenzialmente mese per mese fino a raggiungere un livello stabile durante il mese di Agosto con l’11,5% di disoccupazione. Questo dato è lo stesso che troviamo nei dati raccolti nel mese corrente e che il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si auspica di poter solamente migliorare nonostante abbia dichiarato di ritenersi estremamente soddisfatto dei dati raggiunti e ringraziando tutta la comunità nazionale ed imprenditoriale grazie alle quali tutto questo è stato possibile.
Il tasso di disoccupazione dell’Italia in confronto al resto dell’Europa resta uno dei più alti. Sono Grecia, Spagna, Croazia e Portogallo ad avere percentuali molto elevate ormai da parecchio tempo e per alcuni di questi paesi raggiungono il 20% della popolazione. L’Italia sebbene abbia un tasso elevato, sta dimostrando di poter migliorare la qualità della vita della sua forza lavoro e con il tempo di aumentarne anche la quantità. I prossimi dati Istat saranno diffusi il 1 Aprile 2016.