“Percepivo la stimolazione quasi come quella che avrei potuto sentire con la mia mano – ha dichiarato l’uomo – e ancora sento la mia mano mancante, è come se avessi il pugno chiuso. Con il dito artificiale ho sentito le sensazioni sulla punta del dito indice della mia mano fantasma”. Lo stesso risultato è stato ottenuto anche i pazienti non amputati (che hanno distinto i tessuti nel 77% dei casi), il che consente di fare ricerche in sicurezza senza passare per un intervento chirurgico.
La ricerca è stata condotta da un’équipe italo-svizzera composta dall’Università Sant’Anna di Pisa, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, dall’Università Campus Bio-Medico di Roma e dal Politecnico di Losanna. “È entusiasmante aver dimostrato che possiamo restituire la sensazione della rugosità stimolando i nervi del braccio, in sistemi nervosi sia lesionati che intatti” ha dichiarato Stanisa Raspopovic, co-primo autore dello studio, del Politecnico di Losanna e della Scuola Sant’Anna.