Alyssa Dweck, autrice di “V per Vagina”, consiglia da tempo alle proprie pazienti di coricarsi senza indossare alcun tipo di mutande. La presenza di biancheria intima infatti rende la zona più umida del normale, rendendola terreno fertile per i batteri. Per essere più comodi nei movimenti o per apparire più seducenti, si rischia quindi di contrarre un’infezione batterica. Raquel B. Dardik, docente di ostetrica e ginecologia alla New York University, ha evidenziato come questo aspetto sia da tenere in maggior considerazione dalle donne in menopausa. “Più cose indossi – ha dichiarato – più cose devi toglierti quando arrivano i colpi di caldo notturni”.
Nemmeno gli uomini sono “immuni” al rischio genitale causato dall’uso di biancheria intima durante la notte. Oltre alla possibile insorgenza di infezioni, la presenza delle mutande alza, anche se di poco, la temperatura corporea dei testicoli, compromettendo quindi la qualità del liquido seminale. Lo scroto infatti ha bisogno di una temperatura leggermente inferiore a quello del corpo per ottimizzare la produzione di sperma. Il problema dell’uso di biancheria durante il riposo notturno, quindi, non fa differenze di genere e rende gli esperti concordi: non fa bene dormire con le mutande, qualsiasi tipo esse siano.