Durante il test sono state analizzate le salive di 5 uomini e 24 uomini prima e dopo aver realizzato dei tatuaggi sulla loro pelle. Benché i campioni siano limitati, è emerso che chi ha diversi tattoos riesce a combattere meglio le malattie. D’altra parte, fare un tatuaggio per la prima volta riduce la capacità di reazione del sistema immunitario a causa dello stress a cui il corpo è sottoposto. Christopher Lynn, professore associato di antropologia all’Università dell’Alabama e coautore dello studio, ha paragonato la risposta del corpo al primo tatuaggio ai primi allenamenti di una persona fuori forma in palestra: all’inizio i muscoli sono indolenziti, ma con l’esercizio costante il dolore svanisce.
Molti studiosi hanno espresso i loro dubbi in merito alla ricerca. Lo stesso Lynn ha dichiarato: “Pensiamo anche che, tra coloro che hanno un buon sistema immunitario e sono addentro la cultura dei tatuaggi, la guarigione veloce e la reazione positiva possano invogliare ad averne sempre di più”. Storicamente i tattoos sono sempre stati considerati un modo in cui le persone in forma e “attraenti” cercano di distinguersi dai soggetti meno sani e forse avere tanti tatuaggi significa semplicemente riuscire a sopportare meglio il dolore. “Si tratta di una scoperta provocatoria – ha commentato il dottor Amesh Adalia – Saranno necessari nuovi studi che analizzino altre porzioni del sistema immunitario, riproducano i risultati e misurino gli effetti reali nella risposta ai vaccini così come la frequenza delle infezioni nelle persone che decidono di tatuarsi”.