Su Twitter, che già usa un algoritmo analogo, si è diffuso l’hashtag #RIPInstragram, con cui gli utenti da tutto il mondo hanno espresso il loro dissenso. Nel 2009 la stessa “sorte” che oggi tocca ad Instagram era toccata a Facebook, il social network fondato da Mark Zuckerberg, dopo aver reso nota l’intenzione di abbandonare l’ordine cronologico e utilizzare l’algoritmo. Anche se l’impatto maggiore sembra ricadere sulle esperienza degli utenti comuni, in realtà questo cambiamento interesserà soprattutto le aziende, poiché richiederà la produzione di contenuti in grado di essere “selezionati” dall’algoritmo e la previsione di un investimento pubblicitario per sostenerli adeguatamente. Così, come accade già su Facebook, sarà l’algoritmo a stabilire l’ordine di apparizione di foto e video sulla base dei nostri comportamenti passati, e col passare dei mesi vedremo in che modo cambierà l’esperienza degli utenti su questo rinnovato social.