Tra i due piloti del team italiano non ci sono state grosse polemiche, ma la scivolata di Iannone su Dovizioso, a solo una curva dall’arrivo, ha creato non pochi danni in casa Ducati, mandando in fumo un’ottima gara e un doppio podio certo. Da applausi il “recupero” di Andrea Dovizioso che ha ripreso la sua moto da terra spingendola sino al traguardo. “Sono quasi morto dalla fatica –scrive sul suo profilo Instagram- ma quei 3 punti ne valevano la pena”. E pensa alla prossima gara: “Non vedo l’ora di essere ad Austin e dimostrare cosa può fare la mia GP16”.
Guarda al Texas anche Andrea Iannone. “Mi dispiace per come è finita la gara per il team e per i miei tifosi – dice sui social – Si guarda avanti”. Le scuse sono arrivate poco dopo il fattaccio di Termas De Rio Hondo, costato al pilota italiano tre posizioni in meno sulla griglia di partenza del prossimo Gp e un punto di penalità sulla patente. Lo ha deciso la direzione di gara dopo il Gran Premio di Argentina che ha giudicato la manovra di Iannone “troppo ottimista” scaturita poi nella “perdita di controllo della moto e quindi nel contatto con il compagno di squadra”. A beneficiare di tutto ciò è stato Valentino Rossi, quarto nelle ultime curve dopo il cambio moto, all’inseguimento delle Ducati e di Marquez. L’incidente gli è valso, infatti, il secondo posto.