Resta ancora poco chiaro il numero di lavoratori coinvolti, ieri alcune fonti governative parlavano di 300 operai ma, secondo l’Osservatorio nazionale dei diritti umani, si tratterebbe di 140 fuggiaschi e di 170 rapiti ancora nelle mani dei jihadisti. Il ministro dell’Industria siriano ha dichiarato che si terrà in contatto con l’azienda e con le parti coinvolte per individuare i lavoratori sequestrati e cercare di farli rilasciare.