In Asia minore, alle sacerdotesse della divinità superdotata Priapo i maschi non servivano perché nei loro riti notturni erano affiancate dalla virtù del dio, rappresentata su simulacri di pietra di svariate dimensioni. Bisognerà aspettare il 1734 per arrivare all’invenzione del primo vibratore, il Tremoussoir, nato in Francia più come strumento di piacere che come strumento per la stimolazione femminile. Una dettagliata ricostruzione della vicenda è visibile nel film “Hysteria”.
I vibratori cominciano ad essere commercializzati nel 1970, mentre il “Magic Hand” viene prodotto nel 1968 come massaggiatore per i muscoli. Nel 1998 abbiamo una delle prime apparizioni in tv di un vibratore nella nota serie “Sex and the city”. Nel 2009, la sessuologa Laura Berman è apparsa nello show di Oprah Winfrey (uno dei più seguiti in America) dove ha raccomandato a tutte le madri di insegnare alle proprie figlie come usare uno stimolatore clitorideo.
Secondo una ricerca pubblicata nel 2009 dal “Journal of Sexual Medicine”, circa il 53% delle donne e il 46% degli uomini tra i 18 e i 60 anni hanno usato un vibratore. Negli ultimi anni l’industria del porno ha anche deciso di lanciare sex toys che replicano i genitali di famosi pornostar come Rocco Siffredi e James Deen e di alcuni membri della band metal Rammstein. Con l’avvento di “50 sfumature di grigio”, il mercato dei sex toys è diventato uno dei più floridi.
Colin Burn ha progettato il vibratore più costoso del mondo perché fabbricato in oro e impreziosito da 1000 zaffiri bianchi e rosa, perle e diamanti. L’oggetto, chiamato “The Royal Pearl”, ha un costo di 1 milione di dollari. Per coloro che vogliono ostentare la propria ricchezza anche in certi momenti ma che non possono permettersi di spendere milioni, esistono in commercio vibratori da 24 carati dal costo di circa 300 euro.