I fratelli De Cillis, titolari dell’agenzia, non se la sono sentita di lasciare andare così l’anziano signore, senza uno straccio di saluto. Di loro iniziativa, hanno deciso di chiamare don Salvatore Rubino, un parroco di San Lorenzo, al quale hanno chiesto di celebrare una piccola funzione. Il prete ha però deciso di regalare un degno funerale al quale hanno partecipato quattro operatori delle pompe funebri, il sagrestano e il parroco. Don Salvatore Rubino ha anche deciso di rinunciare a qualsiasi contributo economico. Le spese per il funerale sono state pagate dalla famiglia de Cillis, che si è occupato anche delle spese comunali per la sepoltura, mentre il resto è stato coperto dai pochi risparmi dell’uomo.
Il prete che ha ufficiato la cerimonia ha spiegato: “Ho accolto di buon grado l’iniziativa intrapresa dall’agenzia di pompe funebri perché la solidarietà e la vicinanza tra gli uomini non devono mancare mai, men che meno nel momento della morte. Dare degna sepoltura è un’opera di misericordia cui un cristiano non può sottrarsi”. In passato, era abitudine che le confraternite si occupassero delle sepolture di chi non ha nessuno, ma al giorno d’oggi questa pratica è andata persa.